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“Calabria, terra di Dio e degli uomini”, recita un antico proverbio regionale. E infatti, questo territorio vanta bellezze paesaggistiche e storiche uniche. La Calabria dirada dalle vette della Sila e del Pollino, passando per i paesaggi intatti dell’Aspromonte, fino alle spiagge incontaminate e ai siti archeologici, tracce di antichi popoli e influenze da Oriente a Occidente, fino alle più recenti presenze di popoli arrivati da oltremare, come le comunità albanesi arbëreshë che rendono questa regione ricca e multiculturale.
In Calabria, storia, architetture e contaminazioni si intrecciano dando vita a costumi e tradizioni che resistono nel tempo. I siti UNESCO in Calabria includono anche un patrimonio mondiale immateriale ricchissimo. Scopriamo quali, e quanti riconoscimenti UNESCO vanta questa terra.
Quanti siti dell’UNESCO ci sono in Calabria?
La Calabria è uno scrigno di tesori, tanto da custodire più di 10 riconoscimenti UNESCO, inclusi i beni immateriali e le menzioni speciali, come il greco di Calabria, una lingua antica da proteggere perché a rischio estinzione. Un viaggio alla scoperta di queste meraviglie ci porterebbe indietro nel tempo, tra borghi medievali, foreste, montagne, testimonianze di fedi e di popoli, per immergerci nella cultura profonda e nella bellezza autentica di questa regione.
Quali siti dell’UNESCO ci sono in Calabria?
L’elenco completo dei siti patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO in Calabria comprende architetture e paesaggi variegati. In un ipotetico viaggio sulle tracce dei siti protetti potrebbe cominciare dalle vette della Sila e del Pollino, per concludersi tra le rovine senza tempo dei siti archeologici con vista mare. Ecco quali luoghi UNESCO si possono visitare:
- Parco Nazionale del Pollino: iscritto nel 2015, questo parco ospita una straordinaria biodiversità, con foreste millenarie, cascate incontaminate e borghi pittoreschi. Diversi enti e associazioni organizzano escursioni per tutte le stagioni, esigenze e bisogni. Sulle panoramiche del Pollino e della Sila si ritrovano appassionati di astronomia, grazie al cielo limpido e al ridotto inquinamento luminoso;
- Parco Nazionale della Sila: gioiello naturalistico inserito nella rete mondiale UNESCO delle riserve della biosfera. Il Parco della Sila vanta laghi glaciali, boschi rigogliosi e una fauna selvatica ricca e varia;
- Parco Nazionale dell’Aspromonte: riconosciuto Geopark UNESCO nel 2021 per la sua grande valenza geologica e storico culturale;
- Faggete Vetuste del Pollinello e della Valle Infernale: riconosciute nel 2021, queste foreste di faggio secolari rappresentano un ecosistema unico al mondo, e si trovano nel Pollino e nell’Aspromonte;
- Duomo di Cosenza: capolavoro di architettura gotica, romanica, barocca, il Duomo di Cosenza è patrimonio testimone di Cultura e di Pace UNESCO dal 2011. Sorprende soprattutto per la sua facciata ricca di sculture e il suo interno impreziosito da opere d’arte uniche, come il mausoleo con sarcofago di Enrico VII di Germania e il sepolcro di Isabella d’Aragona nel transetto. Sull’altare in marmo, realizzato in stile neoromanico, è presente un Crocifisso di legno del XV secolo;
- Siti archeologici e paesistici della Sibaritide: sono stati inseriti nell’elenco UNESCO nel 2015. Comprendono l’antica città di Sibari e il suo ricco patrimonio archeologico. Questi luoghi raccontano la storia gloriosa della Magna Grecia, con tutte le influenze e contaminazioni che ne sono derivate.
I beni immateriali UNESCO della Calabria
A conferma della stretta e produttiva connessione tra arte, storia e natura, ci sono i beni immateriali della Calabria, alcuni dei quali riconosciuti dall’organizzazione mondiale UNESCO.
Si tratta di costumi, usanze, tradizioni che si rinnovano da secoli, come le varie processioni a spalla, che sono parate dove i devoti sfilano con enormi strutture sulle spalle tra le folle oceaniche di credenti e visitatori. Ecco quali sono stati inseriti in elenco:
- Il greco di Calabria: individuato tra le lingue a rischio estinzione nel mondo, iscritto quindi nel Red Book UNESCO;
- Varia di Palmi: processione religiosa unica nel suo genere, la Varia di Palmi rappresenta la devozione mariana (alla Madonna) più importante per il popolo calabrese;
- Arte dei maestri vasaiai di Seminara: tradizione millenaria tramandata di generazione in generazione, l’arte ceramica di Seminara produce opere di raffinata bellezza;
- Paesaggio culturale agrario di Soverato e di “Briatico a Mare”: un mosaico di coltivazioni tradizionali, terrazzamenti e borghi arroccati che offre uno sguardo autentico sulla vita rurale calabrese;
- Codex Purpureus Rossanensis: manoscritto miniato del VI secolo, il Codex Purpureus Rossanensis è un’opera d’arte bizantina di inestimabile valore;
- Le macchine da festa di Santa Maria della Consolazione a Vibo Valentia: un patrimonio immateriale unico, testimonianza orgogliosa della devozione popolare e della maestria artigianale calabrese.
I siti in Calabria candidati a patrimonio UNESCO
La ricchezza culturale, naturale e storico-paesaggistica della Calabria non si esaurisce con i siti già iscritti. Diverse candidature attendono di essere valutate e riconosciute dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Tra questi, sono stati già segnalati i seguenti siti e attrazioni:
- Bronzi di Riace: tra le opere scultoree più iconiche al mondo;
- Centro storico di Gerace;
- Battistero bizantino di Santa Severina;
- Oratorio di San Marco a Rossano;
- Monastero di San Giovanni Theristis a Bivongi;
- Chiesa greco-bizantina la Cattolica di Stilo sul Monte Consolino (ha rappresentato la regione Calabria a Expo 2015).