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È calato il sipario sull’Ippodromo La Maura, a Milano Lampugnano. L’ultima corsa ufficiale si è disputata il 25 aprile 2024, segnando la fine di un’epoca per il trotto milanese. Ma cosa succede ora? Qual è il futuro di questa ghiotta area di Milano?
Dopo il progetto sfumato del nuovo stadio, il dibattito resta aperto. Un primo ciclo di incontri pubblici sarà avviato il 5 maggio, e le idee non mancano. Scopriamo come potrebbe trasformarsi l’intera area.
Da “Scala del trotto” a sito ricco di potenzialità
L’ippodromo Snai La Maura fu inaugurato il 9 maggio del 2015, con superospite “il Capitano” Varenne, cavallo che ha vinto di più nella storia dell’ippica. Il complesso è situato in zona Lampugnano. Il progetto fu avviato dopo la demolizione del vecchio ippodromo “Scala del trotto“, che si trovava sempre nella zona di San Siro. In omaggio alle sue origini, l’impianto prese il nome proprio dalla pista di allenamento sulla quale era sorto.
L’opera si distingueva dalla precedente per dimensioni più contenute e un’atmosfera più informale. Nonostante le dimensioni ridotte, La Maura ha ospitato Gran Premi di prestigio, attirando appassionati di corse di cavalli da tutta Italia.
La chiusura dell’impianto ippico arriva dopo soli 9 anni di attività, in un momento di incertezza sul suo futuro. L’area, situata nel Parco Sud di Milano, era stata individuata dal Milan come possibile sito per la costruzione del nuovo stadio, un progetto poi naufragato a causa di opposizioni e divergenze sulla rigenerazione urbanistica dell’area.
Con il progetto dello stadio ormai archiviato, il destino dell’ex ippodromo sembra ora legato al settore immobiliare e dell’intrattenimento. La proprietà, Snaitech SpA, non ha ancora comunicato ufficialmente i suoi piani, ma l’ipotesi di una trasformazione in complesso residenziale prende largo, anche per le potenzialità dell’area, un’opportunità per investire su un’edilizia sostenibile e moderna.
Perché l’ippodromo di Milano ha chiuso
Nonostante la sua storia relativamente breve, l’ippodromo La Maura ha avuto un ruolo significativo nel panorama ippico milanese. Nato inizialmente come una semplice pista di allenamento per i cavalli ospitati a San Siro, questo spazio ha visto un’evoluzione che lo ha portato a diventare un vero e proprio impianto ufficiale per le corse al trotto.
La chiusura sarebbe stata causata da una serie di fattori, tra cui il calo di interesse per le corse di ippica e le difficoltà economiche nella gestione dell’attività. L’area, ricca di storia e potenzialità, ora si trova in un limbo incerto, in attesa di una nuova destinazione che possa valorizzarla e renderla nuovamente un punto di riferimento per la città.
Sul tavolo, tra le ipotesi più dibattute:
- Trasformare l’area in un complesso residenziale moderno e sostenibile.
- Dotare l’area di infrastrutture e servizi come spazio per eventi e concerti.
- O entrambi i progetti.
Quale sarà il futuro per l’ippodromo di Milano?
La proprietà Snaitech SpA ha annunciato la trasformazione del sito in un complesso immobiliare residenziale. Un’ipotesi che non convince tutti, soprattutto gli appassionati di corse di cavalli.
In alternativa, si ipotizza che l’area possa diventare una sede permanente per eventi e concerti, sfruttando gli spazi dell’ippodromo.
Il futuro complesso residenziale non trova il consenso di tutti i rappresentanti della società civile. Il Coordinamento per la tutela del verde di Milano-Parco Ovest avvierà un ciclo di incontri sul tema della conservazione dell’area a verde pubblico, proponendo un riutilizzo sostenibile che ne mantenga la vocazione ambientale.
Per fare il punto sulla situazione e discutere le diverse proposte, il Coordinamento ha organizzato un incontro pubblico con la cittadinanza per domenica 5 maggio alle ore 10 in piazza Santa Maria Nascente, zona QT8.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, propende per la riconversione dell’area quale sede permanente per concerti, sottolineando la necessità di adeguare le infrastrutture per renderla idonea ai grandi eventi.