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Il recente decreto sul Superbonus, approvato dalla Commissione Finanze del Senato e ratificato oggi 16 maggio 2024 dall’Aula del Senato, introduce importanti modifiche al panorama dei bonus per i lavori edilizi, coinvolgendo direttamente anche i Comuni nei controlli.
Il Superbonus, misura cardine del pacchetto di incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici, ha subìto una serie di revisioni significative. Queste modifiche si propongono di ottimizzare l’efficienza del sistema di incentivi, correggendo alcune distorsioni e garantendo una maggiore trasparenza e controllo.
L’emendamento governativo “spalmacrediti”
Il passaggio in Commissione Finanze del Senato dell’emendamento governativo noto come “spalmacrediti” rappresenta un punto di svolta per la gestione delle detrazioni fiscali in ambiti significativi quali il Superbonus, il Sismabonus e il bonus per le barriere architettoniche.
La misura, promossa dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, mira a estendere a 10 anni il periodo di recupero delle detrazioni fiscali, a partire dal 1° gennaio 2024, un cambiamento che incide profondamente sulla struttura finanziaria dei suddetti incentivi.
L’obiettivo dichiarato di tale estensione è quello di salvaguardare i conti pubblici, un aspetto sempre più rilevante in un contesto economico nazionale ed internazionale caratterizzato da incertezza e necessità di consolidamento fiscale.
Nonostante l’apparente allineamento degli obiettivi finanziari, l’emendamento ha incontrato la resistenza da parti di alcuni partiti politici e delle associazioni di categoria, particolarmente critiche nei confronti della retroattività della norma.
La retroattività, infatti, potrebbe comportare una modifica degli accordi e delle pianificazioni già in atto, influenzando la fiducia degli investitori e la stabilità del settore edilizio. Gli operatori del settore dovranno quindi navigare in un contesto normativo in evoluzione, prestando attenzione agli sviluppi futuri e alle interpretazioni che saranno fornite dalle autorità fiscali e dai tribunali.
Le principali novità contenute nel Decreto
Nelle seguenti tabelle riassumiamo le principali novità contenute, dettagliando i cambiamenti normativi e le loro potenziali conseguenze.
Superbonus in 10 rate | Implicazioni |
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Estensione della detraibilità a 10 anni (dal 70% nel 2024, 65% nel 2025) | Le spese sostenute dal primo gennaio 2024 saranno detraibili in 10 anni anziché in 4. |
Sismabonus e bonus barriere architettoniche | Estensione simile al Superbonus, da 5 a 10 anni, favorisce chi ha minore capienza fiscale e penalizza chi ne ha di più. |
Volume delle detrazioni | Il governo stima detrazioni fruibili per quasi 12 miliardi di euro tra il 2024 e il 2025. |
Bonus casa al 30% dal 2028 | Implicazioni | |
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Detrazione al 50% nel 2024 | Con un tetto di spesa detraibile di 96mila euro. | |
Detrazione al 36% dal 2025 | Con un tetto di spesa che dovrebbe scendere a 48mila euro. | |
Detrazione al 30% dal 2028 al 2033 | Aliquota ridotta per interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica. |
Stop compensazioni per le banche dal 2025 | Implicazioni |
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Stop alla compensazione dei crediti del superbonus | Vietata la compensazione con debiti previdenziali, assistenziali e premi assicurativi. |
Penalità per le banche | Recupero del credito con interessi e sanzioni per banche che acquistano crediti sotto il 75% del loro valore. |
Fondo Sisma per nuovi interventi | Implicazioni |
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Plafond di 400 milioni di euro | Per la cessione e lo sconto in fattura solo per nuove pratiche in zone sismiche del 2009 e 2016. |
Altri fondi per il 2025 | Fondi previsti per interventi di riqualificazione energetica e strutturale, e per enti del terzo settore. |
Controlli dei Comuni | Implicazioni |
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Sopralluoghi nei cantieri del superbonus | Verifica di eventuali irregolarità nei cantieri. |
Ricompensa per i Comuni | Ricezione del 50% delle somme riscosse da irregolarità identificate. |