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I gatti circolano liberamente e, spesso, volentieri entrano ed escono negli spazi esterni dei vicini di casa che a volte, però, non ne gradiscono la presenza, il che diventa occasione di litigio.
Come ci si può orientare in questo tipo di diatribe? La risposta sembrerebbe abbastanza ovvia: i gatti, come tutti gli animali, nei loro spostamenti, seguono il loro istinto e non conoscono secondi fini. Conoscono il senso di appartenenza, ma non quello della proprietà esclusiva, così come lo intendiamo noi umani.
Eppure, sono diverse le sentenze che non sono favorevoli alla possibilità che i gatti si muovano liberamente.
Vediamo.
Gatti e spostamenti in spazi privati altrui: le regole da conoscere
Le insofferenze verso i gatti che vanno nei giardini o nei condomini altrui hanno portato addirittura nelle aule di tribunale, con esiti che di solito non sono favorevoli alla libera circolazione degli animali.
Così è successo anche nel caso di una sentenza della Corte di Cassazione che nel comportamento dei padroni di lasciare i gatti liberi di circolare ha ravvisato il reato di atti persecutori.
È stalking quando il gatto viene lasciato libero, sapendo che i vicini si sentiranno importunati dalla sua presenza.
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Il caso
La storia, in dettaglio, vede una donna che ha consentito che, per diverso tempo, i suoi gatti entrassero nel giardino della vicina, con la quale condivideva una villetta a schiera.
I gatti depositavano le loro deiezioni nel giardino e nelle parti altrui, con conseguenti problemi e fastidi.
Questo infastidiva appunto la vicina, tanto da farle sviluppare uno stato di ansia e depressione. Inoltre, la proprietaria dei gatti, aveva ulteriormente infierito sulla condizione psicologica della vicina.
Questa situazione, ricostruita in giudizio e confermata da diversi testimoni, è stata considerata illegittima dai giudici, compresi quelli che, in Corte di Cassazione, hanno respinto il ricorso della proprietaria dei gatti.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.