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Sulle facciate con il tempo si possono creare crepe e anche parti, come i frontalini, possono aver bisogno di una ristrutturazione.
Ma chi paga? Secondo la Legge, le spese per il rifacimento dei frontalini vanno divise tra tutti i condòmini, anche tra coloro che non sono proprietari del balcone.
Rifare i frontalini: cosa dice la Legge
Il pagamento spetta a tutti, perché i frontalini si inseriscono a pieno diritto tra gli elementi estetici e di arredo della facciata, contribuendo a formare il decoro architettonico del fabbricato.
Questo discorso vale anche per i frontalini privi di particolare pregio.
Secondo la giurisprudenza (Trib. Roma, sent. n. 915/2021), i balconi sono un’estensione della proprietà individuale, ma contestualmente si pongono come elementi decorativi esterni che si inseriscono nella facciata.
Le spese di questi elementi, quando si identificano con la struttura della facciata, vengono ripartite a carico di tutto il condominio, con una suddivisione in maniera proporzionale alle singole quote di proprietà.
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Cosa fare con il sottobalcone
Per quanto riguarda il sottobalcone, occorre fare una distinzione. Esistono i balconi aggettanti dove la manutenzione dell’intera struttura, compreso il sottobalcone, è a carico del proprietario dell’appartamento. Se dovessero cadere calcinacci, a pagare le spese sarà solamente il proprietario dell’appartamento:
- Nel caso di balconi incassati vale invece l’art. 1125 cod. civ. dettato per la manutenzione dei soffitti, delle volte e dei solai, secondo cui le spese devono essere sostenute in parti eguali dai proprietari dei due piani legati al sottobalcone.
- A occuparsi del pavimento sarebbe il proprietario del piano superiore, mentre a occuparsi di intonaco, tinta e decorazione del soffitto sarebbe il proprietario del piano inferiore.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.