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Con i loro occhi grandi, le code e le zampette, sembrano sbucare da un libro di favole. Sono gli arredi a forma di animali, lampade-topolini, portalibri-tartaruga, sedute-coniglietto, mobili e complementi originali e ludici che aggiungono un tocco di ironia agli interni. Presenze affabili che personalizzano gli ambienti e diventano dei divertenti compagni di vita.
Mouse Lamp di Marcantonio per Seletti
Un simpatico topolino che porta in giro un bulbo luminoso: è Mouse Lamp, la divertente lampadina ideata da Marcantonio e prodotta da Seletti. In tante versioni, con il topolino in diverse posizioni, Mouse Lamp è disponibile anche nella variante ricaricabile con presa usb, con preziosa finitura effetto oro, oppure con romantica sorgente a forma di cuore.
Turtle Carry di Marcantonio per Qeeboo
Marcantonio, all’anagrafe Marcantonio Malerba, è l’artista-designer che più di tutti si ispira al mondo animale. Il risultato è una fauna di design, oggetti inattesi e sorprendenti, che strappano il sorriso. Un esempio? Turtle Carry per Qeeboo, l’elemento portalibri da terra a forma di tartaruga.
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Rabbit Chair di Stefano Giovannoni per Qeeboo
Un coniglio sul quale sedersi afferrando le sue orecchie: è Rabbit Chair, la seduta zoomorfa ideata da Stefano Giovannoni per Qeeboo. In diverse versioni e in allegre colorazioni, Rabbit Chair è anche nella variante velluto morbida al tatto, nella finitura gold e in formato baby.
Eames Elephant di Charles & Ray Eames prodotto da Vitra
In questa rassegna “animalesca” non può mancare un classico del design, l’elefantino progettato nel 1945 da Charles e Ray Eames e prodotto da Vitra. Un oggetto decorativo che piace a grandi e bambini, inizialmente realizzato in legno multistrato, oggi disponibile anche in plastica in una varietà di colori brillanti, utilizzato come giocattolo o come complemento d’arredo per personalizzare un intero ambiente.
Una curiosità per gli appassionati di storia del design: esiste un rarissimo prototipo dell’elefante, regalato dalla celebre coppia di progettisti alla figlia 14enne Lucia Eames, e prestato alla mostra tenutasi presso il MoMa di New York nel 1946, in possesso tutt’oggi della famiglia Eames.