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Il digital divide è stato un problema di “approvvigionamento” alla rete per una grande fetta della popolazione mondiale. Mentre i paesi meno sviluppati avevano difficoltà di accesso a Internet (spesso è stato anche un problema di democrazia), quelli più avanzati potenziavano la rete già disponibile. Intanto, gli analisti avevano previsto un calo dei prezzi. Proprio il 2022 segnerà il picco più basso del costo della rete, sempre più potente.
Secondo l’Osservatorio SOStariffe.it, il calo maggiore è stato registrato sul costo della fibra ottica (-11%). Gli abbonamenti a internet sono sempre meno costosi. La tecnologia più economica è quella wireless, il cui prezzo è inferiore ai 25 euro al mese.
Internet nell’era dello smart working
Come da leggi di mercato, è aumentata la domanda di Internet a casa per effetto dello lavoro da remoto. Se aumenta l’offerta, naturalmente il costo diminuisce e la concorrenza si fa agguerrita. Infatti, un nuovo operatore nel mondo della telefonia fissa si è affacciato sul mercato italiano.
Prezzi giù. Velocità sempre più su!
Tutto sale, inflazione compresa, a causa anche degli eventi bellici in corso alle porte dell’Europa. Ma Internet è destinata a costare ancora meno. In un anno, il calo dei prezzi di un canone mensile si attesta all’8,36% (da una media di 29,66 euro a 27,18).
Lo “stivale” è sempre più coperto dalla fibra ottica che spinge ulteriormente la velocità di navigazione. Non è difficile scoprire che molti operatori offrono persino il 2,5 Giga in download.
Internet gratis in futuro?
Ma in futuro, Internet sarà davvero gratis (o quasi)? Nel 2014 è stato lanciato il primo esperimento di Outernet, la connessione che viene dallo spazio e che permette di collegarsi gratuitamente da qualunque punto del pianeta. Harlan Mandel, ceo del Media Development Investment Fund (MDIF), rilasciava dichiarazione che si spera siano profetiche: “Outernet consentirà di bypassare la censura, garantire la privacy e offrire l’accesso al mondo delle informazioni a tutti, compresi coloro che oggi sono oltre la portata geografica di internet o non possono permetterselo”. Che sono circa 3 miliardi di esseri umani. Sarebbe proprio una grande rivoluzione.