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Ci sono città che continuano a riservare sorprese e momenti di stupore anche a chi le abita e le frequenta da sempre. Una di queste è indubbiamente Milano, che nasconde tra le proprie strade moltissimi luoghi di grande fascino che però risultano del tutto sconosciuti non solo ai turisti, ma anche a molti residenti.
E allora vogliamo parlarvi di una delle chiese più caratteristiche del capoluogo lombardo, un edificio sacro che detiene una doppio primato davvero particolare: è il luogo di culto più “corto” di Milano, ma allo stesso tempo è quello con il nome più lungo in assoluto.
Dove si trova la chiesa più corta di Milano e come raggiungerla
Passeggiando dalle parti di Piazza Benedetto Cairoli, all’angolo tra via Giuliani e via Porlezza, ci si può imbattere in quella che i milanesi hanno imparato a chiamare con il nome di “chiesa più corta della città“.
Siamo in pieno centro, a pochi passi da Parco Sempione: in queste vie, ogni settimana, migliaia di turisti e visitatori vanno a caccia di bellezze e monumenti da visitare per ampliare il proprio itinerario, aldilà dei luoghi di attrazione più comuni come il Duomo, il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace.
E così, per i più curiosi, è impossibile non inserire una tappa presso la Chiesa Ortodossa dei Santi Sergio e Serafino e del Martire Vincenzo, la più stretta della città, ma anche quella con il nome più lungo tra tutte quelle del comprensorio urbano.
Storia, aneddoti e curiosità
Si prova una sorta di incredulità nell’immaginare come sia possibile che un luogo di dimensioni così ridotte possa davvero ospitare funzioni e celebrazioni. E invece, nonostante i soli 72 metri quadrati calpestabili, la Chiesa dei Santi Sergio, Serafino e del Martire Vincenzo viene utilizzata regolarmente dalla comunità ortodossa meneghina per messe, liturgie, feste religiose e momenti di preghiera.
La sua facciata di colore giallo acceso – in netto contrasto con il grigiore dei palazzi circostanti – risale agli anni Sessanta, quando l’edificio (eretto nel lontano 756 dC) venne ristrutturato e rafforzato nella sua struttura portante. Divenuta luogo di culto solo a seguito della Rivoluzione Francese, la chiesa più stretta di Milano è stata utilizzata per secoli come monastero di suore e frati milanesi.
*Immagine in alto – credits to Google Maps