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Non è solo un oggetto fine a se stesso, ma in alcuni casi anche un vero e proprio status symbol. Stiamo parlando dell’ascensore, che ha visto nel tempo cambiare la sua immagine.
La storia dell’ascensore, la sua origine
Dobbiamo tornare ai tempi di Vitruvio, come ci ha raccontato anche il matematico Archimede, per conoscere un progetto di un mezzo simile all’ascensore.
All’epoca, si trattava di una tecnologia rivoluzionaria, in grado di risolvere diversi problemi. Per esempio, nella Spagna islamica dell’anno mille dei montacarichi erano impiegati come strumenti da guerra per trasportare le armi sulle torri.
Le dimore dei nobili e gli ascensori
All’interno delle dimore nobiliari del XVIII secolo avere un ascensore era considerato un grande pregio.
Si iniziarono a vedere meccanismi simili a un ascensore a Versailles alla corte di Luigi XV. Qualche anno dopo, comparve anche alla Reggia di Caserta, ad opera di Gaetano Genovese. Esisteva anche un sistema di sicurezza della cabina per impedire la caduta violenta al suolo in caso di rottura delle fune di traino. Bisogna aspettare il 1844 per l’arrivo dell’ascensore in Italia.
Dalle miniere agli hotel
Passando al XIX secolo, l’utilizzo dell’ascensore diventa fondamentale per motivazioni meno “regali” ma più utili.
Era infatti impiegato dai lavorati delle miniere di carbone dell’Inghilterra. Nel 1853, Elisha Otis depositò negli Stati Uniti il primo brevetto per la sicurezza del dispositivo.
L’ascensore venne quindi sdoganato al grande pubblico. Nel 1854, Elisha Otis, in occasione dell’esposizione internazionale di New York, fece vedere con un evento mediatico spettacolare per l’epoca, che il viaggio in ascensore per i passeggeri era diventato sicuro.
L’ascensore nei tempi moderni
Nel 1857, a New York venne installato il primo impianto per il trasporto di persone, realizzato da Elisha Otis e in realtà interamente progettato e brevettato da Otis Tufts.
Qualche anno più tardi arrivò anche in Italia; nel 1870, il primo ascensore moderno comparve all’Albergo Costanzi di Roma, per mano della appena nata azienda di Milano Stigler.
La tecnologia utilizzata era la pressione dell’acqua, che spingendo dei pistoni muovevano direttamente la cabina.
Bisogna però dire che la Belle Époque è il periodo d’oro degli ascensori: nel 1889 un impianto venne installato sulla Tour Eiffel e nel 1904, sempre nella Capitale a Palazzo Barberini, nacque il primo ascensore elettrico d’Italia.
*Immagine in alto – Credits Pinterest.it