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Ivrea capitale del libro 2022. L’annuncio viene fatto in diretta dal presidente della giuria, Marino Sinibaldi al ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Erano sedici le città candidate al titolo di Capitale italiana dal Libro 2022 e otto le finaliste: Ivrea, Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pescara, Pistoia e Pordenone.
Tra queste è stata Ivrea a stregare i giudici con una proposta all’insegna contemporaneamente della propria eredità culturale e dell’innovazione tecnologica.
La scelta dei giudici
“Tra le altre proposte, tutte di notevole qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura”. Queste le parole a sostegno della scelta effettuata dai giudici. E ancora: “La straordinaria eredità culturale e tecnologica della città viene rivendicata senza nessun orgoglio campanilistico ma come forza propulsiva del progetto di Città Capitale e come ispirazione di una visione che può diventare un modello all’altezza dei nostri tempi. L’attenzione alle nuove dimensioni digitali dell’esperienza culturale rappresenta un ulteriore elemento di forza che sarà messo a disposizione non solo della comunità locale. Infine l’attenzione all’attività di comunicazione potrà rendere il titolo di città Capitale del libro sempre più significativo, contribuendo a indicare nelle cultura, e in particolare nelle cultura del libro e della lettura, un elemento di coesione e di condivisione per le nostre comunità alle prese con le ferite della pandemia”.
Il commento del sindaco di Ivrea
Stefano Seroli, il sindaco di Ivrea, non nasconde l’emozione e con le sue parole mostra la felicità, l’orgoglio e la responsabilità che derivano dall’essersi aggiudicati questo titolo: “Organizzeremo al più presto, credo ai primi di marzo, un incontro per celebrare questo importantissimo evento dove avremmo piacere di invitare tutti i colleghi finalisti e tutti coloro che vorranno partecipare. Crediamo che sia una opportunità fondamentale per noi e per la città e per il territorio e abbiamo la pretesa che lo sia per l’intero Paese”.
Le parole di Franceschini
Franceschini si dice felice per la ripresa che sta prendendo il mercato del libro, anche se ancora non in modo omogeneo su tutto il territorio. “È un momento positivo per il libro e per la lettura. Ci sono, dopo anni negativi, dei dati di crescita numerica per le vendite, con molte differenze territoriali, però credo veramente che l’azione migliore sia quella di lavorare attorno alla crescita del numero dei lettori attraverso molte iniziative. Funzionano le fiere dei libri, funzionano le feste, la campagna di promozione e le misure che abbiamo messo in atto, alcune importanti quest’anno come 30 milioni di euro ripetuti due volte, che adesso saranno permanenti, perché le biblioteche acquistino libri da librerie del territorio, la App18, il tax credit librerie. Sono molte misure che vanno a sostegno, ma serve un impegno di tutti. Quindi davvero la Capitale italiana del Libro è un meccanismo virtuoso che, come è capitato per la Capitale italiana della Cultura, crescerà anno per anno”.