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I mercati liberi dovrebbero assicurare sviluppo, concorrenza, libertà di scelta dei consumatori. Le leggi dell’economia classica non escludono però rischi, soprattutto dopo un periodo stagnante di monopoli e protezionismi. Per arrivare al mercato libero dell’energia, luce e gas, in Italia ci sono voluti ben 25 anni. Ma conviene? Quanto si paga in più e come si può risparmiare?
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ha analizzato i dati di chi è già passato al mercato libero dell’energia. La risposta non è semplice, e dipende da alcune variabili, compreso il fattore tempo e le scelte dei consumatori.
Il mercato libero conviene?
Il mercato libero, compreso quello di luce e gas, dovrebbe portare a un maggiore risparmio in bolletta. Ma sarà davvero così?
L’Italia si sta avventurando da poco nel mercato libero delle energie. I precedenti storici che riguardano altre fette dell’economia hanno portato a un progressivo miglioramento dei servizi, del rapporto qualità/prezzo e a un aumento dei posti di lavoro. È accaduto con le liberalizzazioni dei servizi postali, delle telecomunicazioni e offerte di telefonia mobile, dei settori turismo e commercio. Ma il cambiamento non è stato immediato. Sarà così anche per la corrente e il gas?
Quanto si paga con il mercato libero di luce e gas
Stando ai dati ARERA, il 95% degli italiani passato nel 2023 al mercato libero di luce e gas, ha pagato di più. Nel 2023, chi ha scelto offerte a prezzo fisso nel mercato libero del gas spenderà mediamente 4.205 euro, mentre chi ha un contratto a maggior tutela spenderà appena 1.769 euro. Con le offerte a prezzo variabile la forbice si restringe, ma resta conveniente il tutelato.
Più altalenante è il mercato della corrente elettrica. Gli ultimi aggiornamenti ARERA hanno registrato un aumento in bolletta del 18,6% nell’ultimo trimestre 2023 per chi è in regime di tutela. Ciò dipenderebbe dall’andamento delle quotazioni all’ingrosso anche nell’ultimo trimestre 2023. I bonus per le famiglie in difficoltà hanno attenuato l’impatto degli aumenti.
Mercato libero: quanto si pagherà nel 2024
Le variabili in gioco sono numerose, ma certamente nel mercato libero c’è più concorrenza e possibilità di valutare più offerte. Tuttavia, questo margine di libertà dipende anche dall’informazioni e dalle conseguenti scelte dei consumatori. Infatti, una ricerca a cura di Facile.it ha rivelato che un quarto degli italiani non sa di essere già nel mercato libero, e non è consapevole di quanto paga.
Per il 2024, ARERA non esclude altri aumenti in bolletta, sia per gli scenari internazionali, che per le incertezze dovute al superamento di un sistema protezionistico come quello che assicurava il mercato tutelato.
Però c’è un dato certo: tra il 2021 e il 2022 chi ha scelto il mercato libero ha risparmiato fino al 30% ed è risultato più conveniente di quello tutelato. Sarà comunque un esercizio di libertà per i consumatori chiamati a valutare e a scegliere le migliori offerte possibili, e questo potrebbe spingere i fornitori di luce e gas a fare sempre meglio.
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