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Durante le giornate più calde il solo pensiero di un tuffo in piscina è davvero un sogno. Avere una piscina nel proprio giardino non è proprio da tutti ma in verità è un piccolo vezzo che sempre più si sta diffondendo, grazie al fatto che il prezzo delle piscine è sempre più contenuto e alla portata di molti e grazie al fatto che anche gli impianti per la manutenzione sono sempre più facili e semplici da usare.
L’acquisto di una piscina interrata o non può essere affrontata con più serenità, perché mantenere l’acqua sempre pulita e al giusto grado di acidità non è difficile grazie ai prodotti a base di cloro e anche cloro-free.
Come scegliere la piscina per il giardino di casa
Prima di acquistare una piscina bisogna valutare alcuni importanti fattori:
- spazio disponibile;
- budget a disposizione;
- eventuali vincoli paesaggistici che ne impediscono l’interramento.
Una volta considerati questi punti si può procedere con la scelta della piscina valutando
- la dimensione che può andare dai pochi metri fino ai 10-20 metri di lunghezza;
- la forma rotonda, ovale, rettangolare;
- la profondità della piscina: di solito in famiglia si installa una piscina;
- che va da 1 metro al 1,8 metri di altezza per poter accogliere sia bambini che adulti.
Scelta la piscina ecco che possiamo preoccuparci della parte principale: l’acqua.
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Come prendersi cura dell’acqua della piscina
Una volta installata e riempita di acqua, la piscina del giardino di casa deve essere tenuta costantemente sotto controllo. Fenomeni metereologici, vegetazione nelle vicinanze e la normale frequentazione da parte della famiglia e degli amici possono infatti sporcare l’acqua che, anche se appare limpida e trasparente, potrebbe contenere delle impurità.
Per questo motivo va pulita regolarmente con il retino e con appositi impianti di recupero per eliminare tutti i corpi che si depositano (ad esempio insetti e foglie e pollini…) ma va anche disinfettata regolarmente e nel modo corretto, utilizzando il cloro.
Perché si usa il cloro in piscina
Il cloro è un potente disinfettante, che svolge un ruolo molto importante nel trattamento dell’acqua delle piscine. Infatti:
- neutralizza i batteri;
- combatte la contaminazione organica.
Come si usa il cloro per la piscina
La clorazione della piscina avviene tramite una sostanza che si trova in commercio sotto forma di capsule o granulato o di gas clorato.
Il più utilizzato è il granulato perché si scioglie più velocemente nell’acqua.
Il valore di cloro libero nelle piscine si misura in ppm (parti per milione) e deve essere compreso tra 0,7 ppm e 1,5 ppm. Mantenere sempre questi valori di cloro:
- se il cloro è poco rallenta il processo di pulizia dell’acqua con conseguente sviluppo di flora batterica e incrostazioni calcaree;
- se il cloro in piscina fosse troppo potrebbe essere fastidioso e nocivo per la salute dei bagnanti, soprattutto bambini.
Per verificare che i parametri siano sempre corretti, si può utilizzare il test kit di misurazione del cloro e del pH che deve attenersi tra pH 7.2 e 7.4.
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Quante volte aggiungere cloro in piscina
In estate l’acqua della piscina tende a evaporare per il sole e anche a creare più batteri per le alte temperature. Il cloro va dunque aggiunto con più frequenza rispetto a periodi meno caldi. Si consiglia di aggiungerlo all’acqua una volta a settimana durante il periodo di maggiore utilizzo.
Esiste un sistema automatico di controllo e dosaggio dei prodotti chimici, perfetto per mantenere sempre il giusto grado di pH e igiene.
Sistemi di pulizia della piscina cloro-free
Va sottolineato che l’utilizzo del cloro è un rimedio utilissimo per mantenere pulita e igienizzata l’acqua della piscina ma in alcuni casi può essere davvero nocivo soprattutto nei casi di pelle sensibile o per chi ha problemi di allergie.
Per questo motivo esistono delle ottime alternative all’uso del cloro in piscine domestiche.
Ozonizzatore per piscine
L’ozonizzatore mantiene pulita la piscina senza l’aggiunta di cloro, utilizzando una scarica elettrica ad alta tensione. L’ozono viene generato all’interno di un reattore ed erogato direttamente nell’acqua: trattasi dell’ozonizzazione.
In dotazione anche un filtro per rimuovere i residui di materia organica rimasti dopo l’ozonizzazione. L’impianto che si compone di generatore di ozono, pompa e filtro va collocato in prossimità della piscina e collegato alla rete elettrica.
- Il vantaggio dell’ozonizzatore è la completa assenza di sostanze chimiche;
- Lo svantaggio è prettamente economico, l’impianto è piuttosto costoso.
Ossigeno attivo per l’acqua della piscina
L’ossigeno attivo aiuta a mantenere pulita l’acqua della piscina senza l’aggiunta di cloro. Si tratta di un disinfettante che viene utilizzato in forma liquida, granulare o di pastiglie.
L’ossigeno attivo è efficace se utilizzato insieme a un impianto a raggi UV. Per un risultato ottimale, è bene che l’acqua della piscina non superi 25 °C.
- Il vantaggio dell’uso di ossigeno attivo la totale mancanza di odore;
- Lo svantaggio è che non previene la formazione di alghe e quindi può essere necessaria una clorazione.
Disinfezione ibrida con cloro e bromo
Per pulire l’acqua della piscina è possibile usare il bromo, un elemento chimico che presenta una struttura simile a quella del cloro.
- Il vantaggio è che il bromo non è fastidioso per la pelle come il cloro;
- Lo svantaggio è che il bromo ha una capacità ossidante inferiore rispetto al cloro.
Per trattare l’acqua della piscina con il bromo si ricorre spesso a un sistema ibrido che si basa sulla combinazione delle due sostanze.
Trattamento acque con PHMB
Il trattamento con «PHMB» si effettua tramite pastiglie o granulato di questa sostanza (poliesametilene biguanide) comunemente chiamata biguanide o baquacil.
- Il vantaggio è l’alto potere disinfettante;
- Lo svantaggio che non ha capacità ossidanti, non è alghicida e non è compatibile con cloro, ossigeno attivo o bromo.