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Diversi i fattori che contribuiscono al deterioramento dei mobili in legno. In cima, pari merito, troviamo il fattore umano con l’usura a cui sono sottoposti i mobili per via dell’utilizzo oppure perché vengono puliti e riparati in maniera sbagliata, con prodotti non idonei e tecniche errate.
L’altro fattore determinante è la conservazione con la presenza di agenti contaminanti nell’aria, con il fattore luce, con la temperatura e l’umidità dell’ambiente e per il degrado biologico a causa di insetti.
Vediamoli da vicino.
L’effetto della luce sul legno
I danni causati dalla luce solare sono direttamente proporzionali all’intensità e alla durata dell’esposizione.
I danni maggiori sono provocati dai raggi ultravioletti che sono molto intensi. Anche la luce artificiale può contenere radiazioni ultraviolette e quindi provocare danni. Si avvia, così, un processo di inscurimento e di decolorazione.
Ecco perché è importante schermare con tende la luce troppo forte. Per l’illuminazione artificiale un’ottima soluzione è la luce led.
Temperatura e umidità danneggiano il legno?
Cambiamenti improvvisi nel grado di umidità causano fenomeni di dilatazione o di ritiro.
Nel caso di eccessiva umidità si verifica l’espansione e la deformazione del legno. L’eccessiva umidità può attivare il degrado biologico, a causa di microrganismi e insetti xilofagi che proliferano in condizione di eccessiva umidità.
L’aria troppo secca può, invece, causare la contrazione delle fibre del legno fino a provocare fenditure sulla superficie.
Possiamo dire che per una buona conservazione dei mobili condizioni ideali sono un umidità relativa intorno al 58-60% ad una temperatura di 22°C.
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Degrado biologico del legno
Il processo di deterioramento naturale del legno si sviluppa maggiormente in condizioni ambientali non ottimali; in questi casi, il legno può essere attaccato da insetti e funghi, capaci di distruggerlo completamente.
Gli insetti che attaccano il legno, scavano gallerie al suo interno per alimentarsi delle sue sostanze nutritive.
I funghi richiedono una temperatura superiore a 20 °C e un’umidità superiore al 60% per svilupparsi; questi, oltre che a convertire alcuni componenti del legno in polvere, possono macchiare la superficie dei mobili.