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Una delle cause di litigio più frequenti all’interno dei condomini riguarda la presenza degli animali domestici nelle singole abitazioni. In particolare, capita spesso che sorgano dissidi e situazioni di conflitto quando si ritiene che vi sia un cane troppo irrequieto, dedito ad abbaiare con eccessiva frequenza, causando problemi agli abitanti della palazzina.
Sono in molti, dunque, a farsi questa domanda: quando può essere multato il proprietario di un cane che disturba la quiete del contesto in cui vive? Ebbene, con questo articolo vogliamo darvi tutte le informazioni a riguardo, facendo riferimento alla normativa che regola questa delicata materia.
Cane che abbaia nel condominio: cosa dice la legge
Innanzitutto, è bene sapere che la legge introduce il concetto di “normale tollerabilità“. In sostanza, viene stabilita una soglia che non deve essere oltrepassata affinché non venga arrecato danno o disturbo ai condòmini, di qualsiasi genere esso sia: il problema infatti può sorgere sia per quanto riguarda la confusione generata dai guaiti, sia tramite l’odore degli escrementi, l’accumulo di peli o altro materiale sporcante.
È la polizia municipale che deve stabilire se il cane che abbaia sia un problema per la vivibilità della struttura. Nel caso in cui venga riscontrata una reale situazione oltre i limiti, gli agenti possono intervenire emettendo una sanzione pecuniaria a carico del proprietario dell’animale. Questo nonostante il Tribunale di Lanciano e il Giudice di Pace di Rovereto – con due sentenze distinte – abbiano sottolineato come esista il “diritto di abbaiare” per un cane in virtù della sua libertà di espressione.
Quanto vale la multa per il proprietario di un cane che abbaia nel condominio?
Ma esistono dei parametri per stabilire se i versi di un animale rappresentino una fonte di disturbo? La risposta è sì: i limiti sono individuati nella soglia di 5 decibel che non devono essere superati nella fascia oraria compresa tra le 06:00 del mattino e le 22:00 di sera, mentre di notte l’asticella si abbassa addirittura a soli 3 decibel. Di qualsiasi cane si tratti, il rischio di oltrepassarla è molto alto, ma tutto rientra nella legalità se il cane non abbaia in maniera insistente e reiterata.
Per quanto riguarda infine il valore della sanzione che può essere comminata al proprietario, secondo quanto indicato dall’articolo n°844 del codice civile, esso va da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro, anche se la prassi vuole che la cifra venga collocata a quota 100 euro nella quasi totalità delle situazioni in oggetto.