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Chi percepisce un reddito derivante dall’affitto di un immobile è tenuto a versare delle imposte.
Nel contratto di locazione, il locatore può optare per 2 soluzioni di tassazione, ovvero quella ordinaria oppure per la cedolare secca.
Vediamo insieme cosa è importante sapere in merito all’argomento.
Tassazione ordinaria per una casa in affitto: in cosa consiste
Scegliendo il regime fiscale ordinario, il ricavato proveniente dall’affitto stesso va dichiarato ai fini dell’Irpef.
In questo caso, alla registrazione del contratto, bisogna aggiungere le spese dell’imposta di registro e l’imposta di bollo.
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Cedolare secca: tutte le scadenze
Il locatore può anche procedere con il regime della cedolare secca che prevede il versamento di un’unica tassa, che va a sostituire l’imposta di registro e di bollo, senza dichiarare nulla ai fini Irpef.
Come per la tassazione ordinaria, il pagamento va effettuato rispettando le seguenti scadenze:
- 30 giugno per il primo acconto, il 40% del 95% del totale;
- 30 novembre per il secondo acconto, il 60% del 95% del totale;
- 30 giugno dell’anno successivo per il saldo del 5% del totale.
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Quanto si paga e come calcolare correttamente le tasse sull’affitto?
Per calcolare le tasse da versare sull’affitto è bene fare una distinzione sulle 2 vie che si possono intraprendere, ovvero la tassazione ordinaria o la cedolare secca.
Nel primo caso, trattandosi di un’imposta progressiva, la somma da pagare aumenta all’aumentare del reddito.
Vediamo insieme i vari scaglioni:
- 0-15.000 euro: aliquota del 23%;
- 15.001 e 28.000 euro: aliquota del 27%;
- 28.001 e 55.000 euro: aliquota del 38%;
- 55.001 e 75.000 euro: aliquota del 41%;
- più di 75.000 euro: aliquota del 43%.
Per quanto riguarda invece la cedolare secca, si stabilisce l’importo in base alla tipologia di contratto d’affitto in essere. Nello specifico:
- aliquota al 21% sul canone di locazione annuo, per i contratti a canone libero;
- aliquota al 10% per i contratti a canone concordato dalle parti.
È possibile scegliere la cedolare secca sia al momento della registrazione del contratto che negli anni successivi, in caso di affitti pluriennali.
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I vantaggi della cedolare secca
I locatari che scelgono la cedolare secca possono contare su un sistema di tassazione agevolato, che risulta essere particolarmente vantaggioso per:
- chi mette in affitto svariati immobili ad uso abitativo;
- per chi ha un reddito imponibile elevato;
- in caso di affitti brevi;
- se gli inquilini sono studenti universitari.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.