Indice dei contenuti
Quando si decide di comprare un appartamento, gli aspetti da valutare per effettuare la scelta migliore sono davvero moltissimi. Infatti, in base alla propria possibilità economica, si dovranno prendere in considerazione svariati elementi, quali il quartiere, la metratura, la suddivisione interna, la presenza di mezzi di trasposto, la disponibilità di un posto auto o un box, e così via.
Un altro aspetto da valutare sarà certamente il piano dell’edificio in cui è situata l’abitazione e, strettamente correlato a questo, la presenza o meno di un ascensore.
Infatti, oltre a costituire un evidente elemento di comodità, l’esistenza di un ascensore al servizio del fabbricato incide in una qualche misura sul valore dell’immobile.
Quali elementi concorrono al prezzo di un immobile
In linea di massima, ogni immobile a seconda di una innumerevole serie di caratteristiche, quali classe catastale, metratura, stato di conservazione, ubicazione in un dato quartiere, presenza o meno di box, pertinenze, portineria, ha un prezzo in base alle quotazioni di mercato che oscilla tra un minimo e un massimo.
Il prezzo finale della compravendita pertanto rientrerà all’interno di un range, ossia di un intervallo, che verrà definito sulla base di molti elementi in grado di aggiungere o togliere valore all’immobile.
Tra queste variabili, vi è anche la presenza di un ascensore, che concorre a determinare il valore dell’abitazione.
Quanto vale una casa senza ascensore
Per contro, la mancanza di un ascensore, per via della scomodità, fa sì che l’abitazione nell’ambito di una compravendita abbia un minore valore e contribuisce quindi alla riduzione del prezzo.
Tutto ciò inoltre va messo in relazione con il piano in cui è collocato l’appartamento, perché, come è facilmente intuibile, la mancanza di tale impianto incide in misura minima se la casa è al primo piano, mentre viceversa ha un impatto decisamente più rilevante se essa è a un piano alto.
In generale, si stima che per calcolare il valore di una casa priva di ascensore occorre ridurre il prezzo di circa il 15% rispetto alla media di mercato relativa alla zona e alla tipologia di immobile.
A ciò va poi aggiunta una ulteriore riduzione in base al piano dell’immobile, facendo riferimento alla stima dell’Agenzia del Territorio, che ha individuato dei coefficienti di piano, per cui mentre per il piano terra, rialzato e primo piano nulla cambia in termini di valore, a partire dal secondo piano vi è una riduzione di prezzo, che cresce nei piani intermedi fino al penultimo e diventa poi significativa all’ultimo piano.