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Il mercato immobiliare del Regno Unito è in forte crisi, del resto il Paese è entrato in quella che gli esperti ipotizzano essere la recessione più lunga degli ultimi 100 anni.
La difficile situazione è caratterizzata da un forte rialzo dei tassi di interesse dei mutui, che rende inaccessibile ai più chiedere alla banca un prestito per comprare casa e un conseguente calo del prezzo delle abitazioni, data l’immobilità del mercato.
Il rialzo dei tassi di interesse e i mutui in forte calo
La richiesta di mutui ha visto una brusca battuta d’arresto: i mutui accesi hanno toccato quota 46.100 nel mese di novembre scorso, diminuendo notevolmente rispetto ai 57.900 del mese precedente e toccando il punto di basso da giugno 2020, quando il Paese e il mondo intero si trovavano in piena pandemia e il mercato immobiliare non poteva certo trarne beneficio. A colpire le famiglie anche la forte inflazione, che vedono così il sogno di comprare casa sempre più irraggiungibile.
Per quello che riguarda i tassi di interesse dei mutui in meno di un anno questi sono passati dallo 0,25% al 3,5 per cento.
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Scendono i prezzi delle case
Meno mutui significa anche meno compravendite e conseguentemente un calo dei prezzi delle abitazioni.
Dicembre 2022 è il quarto mese di fila che ha visto calare il prezzo delle case. Nello specifico il calo registrato è stato dello 0,1% a dicembre, 0,4% a ottobre, 2,4% a novembre e 1,5% a dicembre.
Il tasso annuale di crescita dei prezzi delle case si è più che dimezzato, al 2% a dicembre, dal 4,6% di novembre: era da ottobre del 2019 che non si vedeva un tasso di crescita annuale dei prezzi così basso.
Le previsioni per il futuro
La luce dopo la tempesta sembra al momento un miraggio lontano: con la Banca d’Inghilterra che ha aumentato i tassi di interesse ben nove volte nell’anno da poco conclusosi, le previsioni per il 2023 sono tutt’altro che rosee e si pensa che il Paese stia affrontano la più grande recessione dell’ultimo secolo.
Nel 2023 si prevede una diminuzione del prezzo degli immobili che toccherà l’8 per cento.