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Se abiti in un condominio, sai bene che una delle regole fondamentali per mantenere dei rapporti di buon vicinato (ma anche per evitare di incorrere in sanzioni salate) è evitare di disturbare gli altri inquilini con rumori eccessivamente forti durante le ore di silenzio. Questo vale non solo per urla, musica e schiamazzi vari, ma anche per gli elettrodomestici. Infatti, se è vero che accendere lavatrice, lavastoviglie, televisione e altri oggetti di uso domestico durante le ore notturne può farci risparmiare grazie alle tariffe agevolate in quella fascia oraria, è anche vero che può provocare dissenso tra i vicini. Ma quindi cosa succede se lascio accesa la lavastoviglie di notte in condominio?
Rumori molesti e ore di silenzio in condominio: cosa dice la legge
Il buonsenso non basta: per stabilire quali sono da considerare rumori molesti è necessaria una norma giuridica. Nello specifico, la legge a cui fare riferimento è l’articolo 844 del Codice Civile, che non indica in maniera specifica quali sono le limitazioni di orario a proposito dei rumori condominiali ma parla di un concetto più ampio di “normale tollerabilità“.
Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.
Quindi, non si può impedire a un condomino di fare rumore in qualsiasi momento della giornata, purché i rumori prodotti risultino tollerabili.
All’articolo del Codice Civile si aggiunge la sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce che fissa a 3 decibel la soglia di tollerabilità di ogni tipologia di rumore.
Si può tenere accesa la lavastoviglie di notte in condominio?
Insomma, se la tua lavastoviglie è accesa di notte e produce un rumore che il tuo vicino di casa giudica insopportabile, può procedere per vie legali e tu potresti trovarti a dover pagare una multa salata, fino a 200 euro o addirittura 800 euro in caso di recidiva.
Prima di arrivare davanti a un giudice, si può tentare di risolvere la questione pacificamente, con un semplice ammonimento al condòmino rumoroso. Ma, se il problema persiste e non si riesce a trovare una soluzione pacifica, gli altri inquilini possono procedere con una lettera di diffida controfirmata dall’amministratore di condominio.
Per stabilire se il rumore della lavastoviglie accesa di notte (così come per qualsiasi altro tipo di rumore molesto) è effettivamente da considerarsi insopportabile, il giudice potrà avvalersi di una perizia fonometrica.
Bisogna però prendere in considerazione il regolamento condominiale del singolo condominio, approvato dall’assemblea. Se, infatti, il regolamento stabilisce il divieto dell’uso degli elettrodomestici rumorosi come lavatrice e lavastoviglie dopo le 22, sarà necessario rispettare questo divieto, senza bisogno di verificare se il rumore è insopportabile.
Il modo migliore per evitare tutto questo? Accendere la lavastoviglie (e gli altri elettrodomestici) solo negli orari consentiti dal regolamento condominiale ed, eventualmente, anche da quello stilato dal Comune.