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Gli studenti universitari che frequentano degli atenei in un’altra città rispetto a quella d’origine si trovano a dover scegliere una stanza in affitto.
Specie nelle grandi città, gli alloggi per studenti sono pochi, hanno costi molto alti e spesso sono immobili datati e non ristrutturati.
Oltre a questi problemi, vi sono poi gli aspetti legati al contratto d’affitto, che possono causare difficoltà e dubbi.
Vediamo quindi quali sono i problemi contrattuali più comuni e come risolverli.
Il contratto d’affitto per una stanza come deve essere redatto?
Un contratto standard per una stanza in affitto presenta una lunghezza di 5-6 pagine e contiene tutti gli elementi indispensabili a renderlo valido e chiaro.
Inoltre, è bene che il proprietario lo consegni allo studente con un certo anticipo, in modo che egli possa leggerlo e valutarlo con calma.
Attenzione, perciò, ai contratti eccessivamente lunghi che possono complicare le cose o contenere clausole non chiare, e ai proprietari che consegnano il contratto in ritardo, pochi giorni prima dell’inizio dell’anno accademico.
Le clausole vessatorie: cosa sono?
Nel contratto sono previste delle clausole vessatorie che tutelano il proprietario in caso di danni all’immobile.
Per tutelarsi, prima di firmare il contratto, è opportuno controllare lo stato dei luoghi, dei mobili e dei serramenti, fare eventualmente delle foto a testimonianza della situazione della stanza al momento in cui la si prende in affitto e far redigere un verbale di consegna dell’immobile.
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La chiusura del contratto
È bene accertarsi dei tempi previsti per la chiusura del contratto: lo standard di solito è 6 mesi.
Un tempo breve è auspicabile, in quanto permette di cambiare idea e trovare un altro alloggio, se per esempio ci si accorge che non si va d’accordo con gli altri inquilini, o che la casa ha spese di gestione troppo alte, o che il quartiere in cui si trova non è adatto.
Il ruolo delle agenzie immobiliari
Per essere al riparo e firmare un contratto di locazione in modo sereno e tutelato, la migliore soluzione rimane quella di affidarsi ai professionisti del settore. Un’agenzia immobiliare che media fra proprietari e inquilini infatti garantisce – fra le altre cose – la correttezza degli scambi burocratici, quindi anche dei contratti, a tutela delle due parti e con la sicurezza che le condizioni accettate siano chiare, a norma di legge e concordate con la massima trasparenza.
Infine, avvalersi di un professionista offre la possibilità di avere un consulente preparato che – anche una volta firmato il contratto – risponde a eventuali domande o dubbi legati all’accordo di locazione.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.