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Non è da considerarsi una missione impossibile trovare a Milano musei che siano completamente gratuiti.
Sono magari più ricercati rispetto ai Musei classici, ma a volte veri e propri tesori artistici tutto da scoprire.
Vediamo quali sono.
Casa Museo Boschi di Stefano si visita gratis
Per chi volesse ammirare alcune tra le bellezze artistiche italiane, facendo un viaggio attraverso le diverse epoche, questo è il posto giusto: si attraversa tutto il Novecento con la presenza di circa trecento fra oltre duemila opere della collezione dei coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano.
Proprio la casa dei coniugi è diventata museo, con le opere esposte dal 1973.
L’appartamento venne progettato da Piero Portaluppi, con un allestimento a quadreria e un arredamento con mobili d’epoca, seguendo un ordine cronologico che vede avvicendarsi le tendenze di inizio secolo.
Iniziando il percorso, subito all’ingresso i visitatori sono accolti da ritratti dei coniugi Boschi e dalle ceramiche della stessa Marieda, si passa poi in un corridoio dedicato ad artisti del primo e secondo decennio del secolo scorso, tra questi Boccioni, Severini e Marussig.
La sala dedicata a “Novecento” si trova nello spazio adiacente, dove gli ospiti potranno trovare opere di Funi, Carrà, Casorati, Tosi e Guidi.
C’è poi la sala monografica dedicata a Mario Sironi, con la celebre Venere dei porti (1919) e alcune sculture di Arturo Martini, come La vittoria (1934).
Si può poi ammirare lo spazio dedicato a opere degli artisti di “Corrente”, fra cui l’Eldorado (1935) di Renato Birolli, e due pareti dedicate a una selezione di nature morte e paesaggi rispettivamente di Giorgio Morandi e Filippo de Pisis.
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Studio Museo Francesco Messina: cosa vedere gratuitamente
C’è una struttura, vicinissima alla centralissima via Torino, danneggiata durante la Seconda guerra mondiale, che oggi è diventata museo.
Parliamo dell’ex Chiesa di San Sisto, che grazie all’intervento di Francesco Messina, scultore di origine siciliane è tornata in vita.
Fu proprio lui, negli anni Sessanta, a scegliere questo edificio per farne il suo studio e restaurarlo.
Il Comune ha deciso di lasciare questo spazio aperto al pubblico dopo la morte dell’artista, esponendo una collezione permanente di circa 100 opere fra sculture e disegni.
Dal 2014 lo Studio Museo offre al pubblico anche manifestazioni d’arte contemporanea, spazio di ricerca e confronto dove presentare i lavori di giovani artisti emergenti.
Oltre alle opere di Messina, ci sono al momento anche i disegni dello scultore milanese Guido Lodigiani.
Pirelli HangarBicocca: perché visitarlo
Tra i posti più underground e allo stesso tempo più ricchi d’arte di Milano, c’è sicuramente la Pirelli HangarBicocca, un’ex fabbrica di locomotive che è diventata museo.
Si tratta di uno dei più grandi d’Europa, dato che parliamo di 15 mila metri quadrati di superficie: un vero e proprio luogo di scambio e cultura di un’area riqualificata a fini espositivi.
Proprio per le sue dimensioni, l’area si presta a ospitare esposizioni su larga scala, come per esempio “I Sette Palazzi Celesti” (2004-2015) dell’artista tedesco Anselm Kiefer, opera permanente formata da imponenti palazzi in cemento armato.
MAPP, Museo d’Arte Paolo Pini: la sua storia
Passato e presente si fondono anche nel Museo d’arte contemporanea ospitato nell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano, ideato nel 1993 da Teresa Melorio e Enza Baccei, con la collaborazione di alcune importanti gallerie e istituzioni d’arte milanesi (Studio d’Arte Cannaviello, Accademia di Brera, Fondazione Mazzotta, Gallerie Seno e Toselli).
L’ospedale è stato trasformato in un luogo di unione e scambio di idee in campo artistico, anche con persone affette da disagio psichico.
Obiettivo dell’iniziativa era trasformare l’ospedale psichiatrico in un luogo di incontro e scambio di idee tra artisti professionisti e persone con disagio psichico.
Quello che viene raccontato nelle opere che sono presenti direttamente sui muri dell’ex manicomio raccontano la testimonianza di un cambiamento di paradigma nei confronti della cura di queste patologie.
Insieme agli artisti, hanno collaborato molti dei 135 pazienti e l’apertura del MAPP è avvenuta il 25 maggio 1995.
Le opere si trovavano, e si trovano tutt’ora, nel parco, sulle pareti dei padiglioni 1, 5, 7, 9, ora si può parlare di una vera e propria collezione di livello internazionale che presenta i lavori di oltre 140 artisti, insieme a installazioni, sculture e murales.
Palazzo Morando
Palazzo Morando venne donato agli inizi del ‘900 al Comune di Milano da Lydia Caprara Morando Bolognini, nobile letterata senza eredi.
Lo stile ricorda pienamente quello cinquecentesco, fatto di spazi sontuosi, mosaici preziosi e portici signorili.
Fu nel 2010 che il Palazzo si trasformò nella sede del Museo della Moda e Costume del Comune di Milano.
Ci sono quindi la Pinacoteca, dove è presente una grande galleria d’arte, e le sale del palazzo, che ospitano rari e pregiati vestiti d’epoca.
*Immagine in alto – Credits to Pirellihangarbicocca.org