Indice dei contenuti
Spetta all’amministratore uscente dare le prove delle somme anticipate per lavori condominiali. La conferma arriva dalla Corte di Cassazione ( VI sez. civ. – sentenza n.33194 del 10-11-2022). Vediamo il caso.
Come si pronuncia la legge riguardo alle prove delle somme anticipate in condominio?
Il Tribunale dava ragione ad una ex amministratrice di condominio che chiedeva il rimborso per le anticipazioni date per lavori condominiali.
A nulla era valsa l’opposizione del condominio che invece veniva accolta dalla Corte d’Appello e che contestava la richiesta di crediti da parte dell’amministratrice del cui operato non erano per nulla soddisfatti.
Leggi Anche: CONDOMINIO: COME ASSEGNARE I PARCHEGGI CONDOMINIALI
L’accusa all’ex amministratrice era di non aver presentato i rendiconti consuntivi per gli anni 2010-2011 e per il primo semestre 2012 e di non aver avvisato i condomini con una certa celerità della necessità di intervenire con lavori di amministrazione straordinaria sul terrazzo della condomina dell’ultimo piano e che proprio per questo motivo era stata rimossa anticipatamente dal suo incarico.
Inoltre la Corte d’Appello non riconosceva che da parte dell’assemblea di condominio ci fosse stato riconoscimento del debito né approvazione dei rendiconti e che l’aver consegnato i rendiconti al nuovo amministratore non equivaleva ad un’approvazione dell’assemblea.
Somme anticipate in condominio: la risoluzione del caso
Anche la Cassazione ha dato torto all’ex amministratrice. I giudici supremi hanno notano che:
- la sentenza di secondo grado ha dato atto che i bilanci preventivi e consuntivi non integravano un riconoscimento di debito, con effetti di inversione dell’onere della prova;
- che i documenti relativi agli esborsi non erano pertinenti alla gestione condominiale;
- che la consegna e sottoscrizione dei bilanci al nuovo amministratore non equivaleva a una formale approvazione delle spese;
- che la ricorrente, cioè l’ex amministratrice, non ha indicato il conto corrente personale, né ha saputo indicare le causali analitiche delle spese che avrebbe destinato alla gestione delle parti comuni.