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Nel complesso mondo degli affitti, le referenze rappresentano un elemento cruciale spesso sottovalutato. Chi affitta o cerca casa si trova spesso di fronte a questa pratica, spesso con la dicitura “affitto solo referenziati”: cosa significa esattamente e quale ruolo svolge la referenza nel processo di locazione?
Cosa significa “affitto solo referenziati”?
Chi cerca casa in affitto potrebbe essersi imbattuto in diciture come “affitto solo referenziati”: cosa significa? Quando l’affittuario inserisce questa dicitura nell’annuncio di una casa in locazione, vuol dire che cerca una persona capace di offrire garanzie non solo sulla propria affidabilità personale e professionale, ma anche sulla stabilità economica.
Dunque, cosa sono le referenze per l’affitto? Si tratta di referenze che permettono al locatore di verificare che il potenziale inquilino rispetti gli accordi, paghi puntualmente l’affitto concordato, mantenga l’immobile in buono stato ed eviti il subaffitto non autorizzato. Facciamo quindi luce su quali documenti è necessario presentare all’affittuario nel caso in cui chieda le cosiddette referenze per l’affitto.
Referenze affitto: quali documenti servono
Quando si tratta di fornire le referenze per un affitto, la documentazione necessaria varia in base alla situazione lavorativa dell’aspirante inquilino. In generale, è comune che il locatore richieda alcuni documenti specifici che attestino la capacità economica e l’affidabilità del potenziale conduttore.
Tra i documenti più frequentemente richiesti vi sono la busta paga o il contratto di lavoro, che costituiscono una prova tangibile della capacità di pagare regolarmente l’affitto. In alcuni casi, potrebbe essere necessario allegare anche una dichiarazione fornita dal datore di lavoro, confermando la regolarità del contratto e fornendo dettagli sulle mansioni e la qualifica del lavoratore. Per i lavori autonomi, invece, la presentazione della dichiarazione dei redditi diventa essenziale, offrendo una visione chiara della situazione finanziaria del richiedente.
Una seconda forma di referenza, altrettanto significativa, è rappresentata dalla dichiarazione del precedente locatore, attestante la correttezza e la conformità alle regole del conduttore in un contratto di locazione precedente. È importante notare che, sebbene la legge non imponga l’obbligatorietà delle referenze, queste sono spesso richieste durante le trattative, dando al proprietario la possibilità di valutare attentamente la sua decisione e scegliere il conduttore ideale per la propria abitazione.
Cosa succede in caso di referenze false
Come abbiamo visto, le referenze per l’affitto rappresentano un tassello fondamentale, poiché forniscono al locatore informazioni cruciali sull’affidabilità del futuro inquilino. Cosa succede, però, in caso di referenze per l’affitto false?
Se queste informazioni dovessero rivelarsi false, il locatore ha il diritto di prendere misure legali per tutelare i propri interessi: in base all’articolo 1.337 del Codice Civile, che sottolinea l’obbligo delle parti di comportarsi secondo buona fede nelle trattative e nella formazione del contratto d’affitto il conduttore che fornisce referenze mendaci può incorrere in responsabilità precontrattuali.