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Chiamata “la piccola Venezia della terraferma”, Treviso è una deliziosa cittadina caratterizzata dalla presenza dell’acqua. Il legame con la Serenissima è sancito dalla presenza del Leone Alato di Venezia che ancora si può ancora ammirare nei pressi delle Porte della città.
Treviso era infatti considerata l’avamposto più importante della Repubblica di Venezia sulla terraferma. Proprio come nella più celebre Venezia, anche tra le sue strade scorrono canali, i cosiddetti “cagnan” nel dialetto locale, che prendono il nome di Cagnan – per l’appunto – , Botteniga, cagnan del Sile e cagnan del Siletto.
L’antica arte dei mulini di Treviso: qual è la storia e la tradizione?
Un’altra caratteristiche che rende particolarmente suggestivo il paesaggio urbano di questa città è data dalla presenza di numerosi mulini ad acqua. Tra il V-XI secolo i mulini si diffusero moltissimo e furono portatori di benessere per gli abitanti del luogo.
La notevole e regolare portata d’acqua del Sile e dei suoi affluenti si rivelò infatti una risorsa preziosa. Come riporta il sito del parco regionale del fiume Sile “vi è un documento, datato 710 che parla di un mulino sul Sile nella zona di Casier. Nel 1568, esistevano solamente a valle di Treviso, sino alla confluenza del Musestre con il Sile, ben 84 ruote di mulini, compresi gli affluenti.
Anche l’affluenza del Melma sul Sile era dunque sfruttata per ricavare energia per il funzionamento del Mulino”.
Il governo veneziano, cui Treviso era sottoposta, imponeva un’abbondante produzione di grano, tanto da rendere necessaria una lavorazione continua non solo durante le ore del giorno, ma anche durante la notte.
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Una passeggiata alla ricerca dei mulini: dove si trovano?
Oggi diversi mulini possono essere ammirati passeggiando per Treviso e per le zone limitrofe a piedi o in bicicletta. All’interno delle mura medievali della città ne possiamo trovare almeno quattro: quello situato nei pressi del Ponte San Francesco.
Quello vicino all’isola della peschiera, il mulino nei pressi di Piazza San Leonardo e ancora il mulino situato vicino a Piazza dei Battuti. Vale la pena andare alla scoperta anche di quelli dei comuni limitrofi, percorrendo itinerari come la Via dei Mulini da Quinto di Treviso a Villa Letizia.