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Dalle automobili di Formula 1 a uno dei parchi più grandi d’Europa, passando per i resti del regno longobardo e dei Savoia: siamo a Monza, la città dalle anime diverse, a testimoniare le differenti epoche che l’hanno attraversata e ne hanno caratterizzato l’aspetto.
Quanto dista Monza da Milano?
Monza dista solo circa 18 km da Milano e, proprio insieme a quest’ultima città e a Brescia, è uno dei comuni più grandi della Lombardia per popolazione, nonché centro di una delle aree più produttive d’Europa.
Scopriamo la storia di questa affascinante città e quali sono i punti d’interesse da non perdere a Monza.
Le origini storiche di Monza
La città di Monza ha una lunga storia che risale all’epoca romana, come testimoniano i resti delle mura, dei ponti e delle porte antiche.
A quei tempi, la città era conosciuta come Modicia, ma è attorno al VI secolo che iniziò davvero a fiorire, grazie alla regina cattolica Teodolinda: è a lei che si deve la costruzione, alla fine del 500, della Cappella Palatina, sopra la quale si erge oggi il Duomo di Monza.
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Nel XIV la città passò in mano ai Visconti, sotto ai quali vennero edificati il castello e le mura e iniziarono i lavori di ricostruzione del Duomo con forme gotico-lombarde.
Seguì un periodo sfortunato, sotto gli Sforza prima e la dominazione spagnola poi, complici la peste e le carestie, dopo il quale la città di Monza tornò a rinascere grazie agli Asburgo, attorno al XVIII secolo, che la scelsero come residenza estiva per l’arciduca Ferdinando.
La metà dell’Ottocento coincise con lo sviluppo industriale nel settore tessile e del mobile e, passata nelle mani dei Savoia, la città di Monza risentì di grossi benefici, come l’arrivo della corrente elettrica.
Dopo l’uccisione del re Umberto I per mano dell’anarchico Bresci, la città venne abbandonata dai Savoia, ma tornò a risplendere grazie alla costruzione, nel 1922, dell’Autodromo Nazionale.