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L’ultimo rapporto di fine 2022 a cura di Clean Cities, Fiab, Kyoto Club e Legambiente ha decretato che “l’Italia non è un paese per bici”. Spendiamo 100 volte più in mezzi inquinanti che in piste ciclabili.
Anche se il cammino sembra lungo, i segnali sono positivi. La prova concreta è nelle numerose iniziative imprenditoriali sul turismo legato al ciclismo e nelle organizzazioni degli enti dei parchi sempre più sensibili a promuovere percorsi ciclabili nella natura: via Francigena, Sentiero della Valtellina, Ciclopista del Sole, per citarne alcune.
L’altra prova tangibile di questo cambiamento è nella diffusione, sempre più capillare dei bike hotel in Italia.
Fiore all’occhiello del turismo sostenibile. Alberghi a prova di mobilità sostenibile che potrebbero aiutare a spingere l’acceleratore sul cammino della transizione ecologica.
Cosa sono i bike hotel?
Sono strutture specializzate nell’accogliere i ciclisti, offrendo servizi per tutte le loro esigenze.
Cosa offrono i bike hotel?
Le strutture ricettive di ultima generazione sono integrati al territorio: offrono soluzioni e infrastrutture per ciclisti per fruire di pacchetti e gite alla scoperta delle tradizioni, della storia, dell’arte e dei paesaggi locali.
Persino la cucina, pur attenta alle materie prime a chilometro zero, è adeguata alla dieta del ciclista.
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Questi alberghi così concepiti devono offrire sempre supporto per quanto riguarda mappe, percorsi e piste ciclabili.
Sono dotati di servizi quali noleggio bici per un viaggio più leggero o depositi dove parcheggiarle e ripararle.
Ma anche di palestre e spa dove tenersi in forma, riscaldarsi o rilassarsi dopo una volata o una scalata sulle alture.
Dove si trovano i bike hotel?
In Italia ci sono numerosi bike hotel, concentrati soprattutto in prossimità di percorsi naturali o da trekking, sia per principianti che esperti.