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Novità in arrivo per il bonus mobili, che nel 2024 andrà incontro a un significativo ridimensionamento. Si parla di un taglio dagli attuali 8mila a 5mila euro previsti per il prossimo anno, da spendere per l’acquisto di elettrodomestici e arredi per la casa con una detrazione Irpef del 50%.
Bonus mobili, verso un taglio nel 2024
Una decisione che prosegue nel solco già tracciato dagli esecutivi negli scorsi anni: il limite, nel tempo, è passato dai 10mila euro del 2020 ai 16mila del 2021, per poi iniziare la discesa verso i 10mila nel 2022 e gli 8mila del 2023.
Chi vuole beneficiare della vecchia e più generosa soglia di spesa ha tempo fino a fine dicembre.
Bonus mobili 2024, chi può richiederlo e come fare domanda
Quali sono i requisiti per richiedere il bonus mobili 2024? Chi vuole usufruirne deve dimostrare di acquistare mobili e grandi elettrodomestici per arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
La detrazione è ammessa anche se i mobili sono acquistati a rate, ma non se l’acquisto stato effettuato con contanti o assegni bancari: è necessario che il pagamento sia avvenuto tramite bonifico, carta di credito o di debito.
Per fare richiesta è necessario indicare le spese sostenute per mobili ed elettrodomestici nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, è bene conservare:
- l’attestazione del pagamento, es. la ricevuta del bonifico o la documentazione di addebito sul conto;
- le fatture di acquisto;
- lo scontrino con il codice fiscale dell’acquirente.
Cosa si può comprare con il bonus mobili 2024
L’agevolazione fiscale permette di acquistare:
- mobili necessari al completamento dell’arredo dell’immobile (letti, armadi, materassi, comodini, cassettiere, scrivanie, tavoli, sedie, divani, poltrone, librerie, credenze);
- lampade e altri apparecchi di illuminazione;
- grandi elettrodomestici purché siano nuovi e della classe energetica minima richiesta (classe A per i forni; classe F per frigoriferi e congelatori; classe E per le lavatrici, le lavastoviglie e le asciugatrici).
Sono invece esclusi:
- porte;
- pavimenti;
- tende e tendaggi;
- altri complementi d’arredo.
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