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Il fenomeno di cui vi stiamo per parlare si verifica da tempo in tutto il mondo: è un’attività comune, praticata da secoli in ogni contesto sociale. Eppure, forse per la mancanza di un nome ufficiale che la identificasse, oggi appare agli occhi di molti come una pratica innovativa e senza precedenti.
Stiamo parlando del cosiddetto Bookcrossing (tradotto letteralmente dall’inglese, “incrocio di libri”), ossia il libero scambio di volumi e manuali tra i diversi proprietari che li hanno posseduti.
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Cos’è il Bookcrossing e dove viene praticato lo scambio di libri
Barattare con amici e parenti le letture piacevoli e interessanti è un fatto che si verifica da secoli (o, almeno, da quando la stampa a caratteri mobili del Quattrocento ha diffuso la circolazione dei manoscritti).
Fino al giorno d’oggi, i luoghi destinati a tutto questo erano i salotti mondani, i circoli e le biblioteche. Oggi invece il Bookcrossing ha trovato una casa tutta per sé.
La nascita di negozi che incentivano e praticano lo scambio libero all’interno dei propri ambienti si sta allargando a macchia d’olio, coinvolgendo ben 132 Paesi in tutti i continenti.
Vengono ricreate delle vere e proprie aree apposite, denominate “Zone ufficiali di scambio“, prenotabili sui siti online delle rivendite per fissare un appuntamento con la controparte e consegnarsi i libri a vicenda.
Tutti i luoghi in Italia in cui scambiare i propri libri gratis
Al momento, le aree in cui cresce più rapidamente il numero di nuovi store sono gli Stati Uniti, la Germania e la Gran Bretagna.
Ovviamente l’Italia non è esente da questa tendenza, seppur con un numero ancora molto limitato di cittadini che hanno scelto di avviare questo tipo di attività professionale (ossia il “gestore degli scambi“).
I cinque spazi più grandi e conosciuti della Penisola in cui si può accedere per collocare i propri volumi e riceverne altri mai letti coincidono con alcune delle città più grandi della nazione: a Milano c’è “L’isola dei libri” (nell’omonimo quartiere di Isola, nel quadrante urbano a Nord) e a Roma c’è “Mondi possibili” in via Candeo, ma rivenditori di questo genere si trovano anche a Firenze, Napoli e Palermo.