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Se siete soliti utilizzare TikTok è molto probabile che siate incappti in Boy Room, lo show diffuso sul celebre social network che mostra le (mostruose) camere dei ragazzi. Lo show e il conseguente trend di TikTok sono nati da un’idea di Rachel Coster, stand up comedian che mette da parte il senso del disgusto per avventurarsi nelle più terribili stanze dei ragazzi. Quello che vi scopre all’interno può andare da vestiti sparsi sul pavimento, piatti sporchi di una settimana impilati sulla scrivania, camere senza areazione o finestre dove è consentito fumare, lenzuola non cambiate per mesi e così via.
Com’è nata l’idea di realizzare Boy Room
Coster racconta di avere avuto l’idea di realizzare Boy Room dopo avere visto la stanza del suo amico Alex, incredibilmente disordinata, e averlo implorato di lasciargliela pulire. All’inizio Coster e la produzione hanno chiesto agli amici il permesso di esplorare le loro camere con una piccola troupe televisiva, ma ben presto, insieme al successo del format, sono arrivate numerose richieste di ragazzi che volevano mostrare le loro camerette sporche e disordinate.
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Ma per quale motivo vedere delle stanze poco curate e non pulite è così allettante per il pubblico? Secondo Coster, intervistata da Dazed, il principale punto di forza e attrazione è l’interesse e il divertimento che si prova nel vedere come vivono le altre persone. Siamo inoltre abituati a vedere case di famosi o immobili prestigiosi, mentre Boy Room ci spinge a fare un esilarante e al tempo stesso disturbante “bagno di realtà”.
Dopo le sue visite Coster dispensa anche consigli utili ai ragazzi per migliorare la situazione dei loro spazi (e a volte possono essere davvero semplici come “comprare un cestino della spazzatura”).
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Quando verrà realizzata la versione femminile Girl Room?
Secondo Coster sarebbe molto più difficile creare uno show TikTok dedicato alle stanze disordinate e trascurate delle ragazze. Per l’autrice le ragazze sentono molto di più la pressione di mantenere in ordine e rendere piacevoli le loro stanze, poiché alle ragazze tendenzialmente viene insegnato a valorizzare di più la casa. Alla base vi è anche un’educazione sessista, unita a forme di marketing che cercano di vendere alle donne biancheria da letto costosa e candele profumate.