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A causa della crisi economica che sta investendo il nostro Paese per effetto di diverse emergenze congiunte (in primis quella energetica e quella relativa all’inflazione), sono sempre più frequenti i casi di utenti morosi che non riescono a pagare le spese relative al riscaldamento condominiale.
Il problema relativo ad una singola unità immobiliare si allarga a tutta la palazzina quando – in un contesto di caldaia centralizzata – l’amministratore non riesce a saldare le fatture con l’azienda fornitrice proprio a causa del mancato pagamento dei condòmini inadempienti.
Utenti inadempienti e rate di morosità, chi deve pagarle in un condominio
Nei casi come questi, ci si chiede se anche i soggetti in regola con le scadenze debbano farsi carico delle rate di morosità. La risposta è negativa, anche se la legge pone alcune precisazioni che occorre conoscere.
In particolare, ogni condomino è tenuto al pagamento dei debiti comuni nei confronti dei fornitori solamente nei limiti della propria quota (obbligazione parziale). Gli unici casi che differiscono sono quelli in cui vige la regola dell’obbligazione solidale, riconosciuta dall’articolo n°1292 del Codice civile italiano.
In generale, i creditori esterni possono presentare la richiesta di escussione verso gli utenti in regola solamente dopo aver agito nei confronti dei condòmini morosi (come confermato da una sentenza del 2008 della Corte di Cassazione).
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Infine, caso a sé stante è quello in cui, all’interno dello stesso condominio, esistano due situazioni differenti, con una parte delle unità immobiliari che si scaldano grazie ad un impianto centralizzato e una rimanente parte di immobili che invece gode di un sistema autonomo.
Ebbene, nei casi come questo non c’è alcun obbligo di pagamento delle rate di morosità da parte di quei condòmini che risultano in regola con i versamenti per la propria caldaia. Per loro non esiste alcun tipo di obbligazione, né parziale né solidale.