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Il patrimonio immobiliare italiano si suddivide in categorie catastali classificate dalla lettera A alla F. La categoria cambia a seconda della destinazione d’uso dell’immobile accatastato. La classificazione è utile per calcolare rendita e tassazione dei beni patrimoniali pubblici e privati.
La catalogazione si apre con il gruppo A, ossia le abitazioni di tipo civile. Successivamente, si passa alla categoria B, che raggruppa tutti gli edifici del patrimonio immobiliare urbano (gran parte dei quali sottoposti a regime fiscale particolare, come le prigioni e i riformatori, i convitti e le scuole). Tra gli otto sottogruppi, ci sono i beni della categoria catastale B7, con requisiti e caratteristiche ben precise. Vediamo quali.
Quali sono gli immobili di categoria B7
I beni patrimoniali del gruppo B sono quelli del patrimonio immobiliare urbano, vale a dire beni destinati alla fruizione, ai servizi e all’assistenza pubblica.Tra le sottocategorie, la B7 raggruppa i beni di proprietà privata, anche se possono essere destinati alla fruizione pubblica.
Nella categoria B7 troviamo:
- cappelle private;
- oratori.
Queste due tipologie di beni patrimoniali urbani non sono destinate all’esercizio pubblico del culto, anche se di proprietà privata di un ente o istituzione religiosa.
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Requisiti e caratteristiche categoria B7
Gli oratori e le cappelle privati (quindi non di proprietà dello Stato italiano) di categoria B7 hanno caratteristiche e requisiti che li rendono beni normalmente tassabili, perché:
- non sono destinati all’esercizio pubblico del culto religioso;
- non vanno perciò confusi con chiese o cappelle dove, per esempio, viene celebrata la messa;
- sono destinati all’esercizio di attività connesse al culto religioso ad uso privato (ad esempio, intrattenimento, sagre, attività ricreative);
- possono essere di proprietà privata, o di enti privati e religiosi.
Oratori e cappelle pagano le tasse?
La suddivisione in categorie catastali aiuta a comprendere alcune differenze sostanziali, in questo caso tra i beni della categoria B7 e quelli invece destinati all’esercizio del culto religioso, ossia le chiese e i templi dove si celebrano pubblicamente le funzioni religiose.
Infatti, le parrocchie e le chiese pubbliche rientrano nella categoria catastale E7, e sono esenti dal pagamento dell’IMU (Imposta municipale propria) e della TASI (Tributo per i servizi indivisibili).
Al contrario, per i fabbricati (cappelle e oratori) di categoria B7 vige il regime fiscale ordinario, quindi non ci sono i requisiti per l’esenzione.
Tuttavia, anche le parrocchie stesse possono essere proprietarie di immobili (comprese cappelle e oratori) o esercitare un diritto reale su terreni e fabbricati. In questo caso, l’ente religioso parrocchiale è soggetto passivo IMU, quindi deve regolarmente pagare il tributo al Comune dove il bene patrimoniale risulta accatastato.
Tutti gli immobili del gruppo B possono essere frutto di rendita o di investimenti. Persino un ufficio pubblico o una caserma può ospitare attività o generare rendita. Gli immobili del gruppo B censiti negli ultimi anni in Italia hanno superato 1,5 miliardi di euro di rendita.