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Si abbassano definitivamente le saracinesche sul McDonald’s di San Babila, un vero e proprio luogo storico di Milano.
Sì, perché per la città lombarda questo non è stato solo un semplice fast-food americano, ma un punto d’incontro che ha segnato un’intera generazione: è proprio qui, infatti, che è nata la moda dei paninari negli anni Ottanta.
Chi erano però i paninari e dove si ritrovavano negli anni Ottanta? Facciamo un passo indietro per scoprire i luoghi di ritrovo dei paninari a Milano.
Milano, da Burghy a McDonald’s: i luoghi di ritrovo in città
Questo angolo di San Babila, amato dai ragazzi milanesi negli anni Ottanta, non è sempre stato occupato da McDonald’s: qui, per primo, è arrivato Burghy, catena italiana di fast food che nel 1981 ha aperto proprio in San Babila il suo primo ristorante.
Gli americani sono arrivati solo dopo, nel 1996, comprando la catena italiana e trasformando tutti i Burghy esistenti in McDonald’s.
La storica sede di San Babila chiuderà però i battenti a dicembre 2022, complici gli aumenti della pandemia, il contratto di affitto in scadenza e i costi di rinnovo troppo alti.
Chi erano i paninari a Milano?
È proprio in questo angolo di America nella “Milano da bere” che, negli anni Ottanta, nacquero i paninari: fino a poco tempo prima la città, così come i gruppi giovanili, erano divisi dalle ideologie politiche, dalle lotte tra gruppi e dalla violenza.
I paninari, invece, non avevano alcun interesse per la politica: l’unico credo, per loro, erano la spensieratezza e il divertimento, con un modo tutto nuovo di concepire i consumi, totalmente disimpegnato.
Da qui, l’uso di un linguaggio ben codificato e caratteristico, ripreso dalle riviste e dalla televisione dell’epoca ed esportato in tutto il Paese, e l’ossessione per l’abbigliamento di marca: scarponi Timberland e jeans Levi’s dovevano essere accompagnati da camicie a scacchi e cinturoni che ricordavano lo stile boscaiolo. Tutto, però, doveva essere molto costoso e rigorosamente firmato.
I luoghi d’incontro dei giovani a Milano negli anni Ottanta
Sono scomparsi ormai da un pezzo, ma negli anni Ottanta i paninari erano tantissimi, una folla enorme che si trovava ogni pomeriggio – e soprattutto nel fine settimana – proprio davanti al McDonald’s di San Babila, per poi spostarsi e andare a ballare nelle discoteche milanesi: il Merry Go-Round di via San Pietro all’Orto, il Time di corso Lodi e il Central Park di via Padova.
Non solo paninari: Milano, negli anni Ottanta, era costellata da diverse bande giovanili, tutte unite dall’avversione per i paninari.
C’erano i dark, i rockabilly, i metallari e i punk, che si trovavano nei centri sociali del capoluogo lombardo, come quello di via Correggio. In contrapposizione alle discoteche amate dai paninari c’erano il Punto rosso, prima discoteca heavy metal a Milano, il cui tetto crollò con la grande nevicata dell’85, e lo Studio 54, poi diventato Rolling Stone, dove suonarono artisti del calibro di Joe Cocker, Iggy Pop e i Ramones.
*Immagini – Credits to Wired.it