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La Valle d’Aosta è una regione da scoprire e in cui è possibile trovare dei borghi abbandonati, dove il tempo sembra essersi fermato e la natura ha ripreso il sopravvento, che rappresentano luoghi insoliti e affascinanti da visitare.
Ecco una panoramica delle città fantasma più belle della Valle d’Aosta e le ragioni del loro abbandono.
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Barmaz
Barmaz è uno dei tesori nascosti della Valle d’Aosta. Questo piccolo borgo agricolo fu abbandonato negli anni ’50 del secolo scorso, quando la popolazione si trasferì in luoghi più grandi alla ricerca di opportunità lavorative.
Barmaz era noto per la coltivazione di viti e alberi da frutto. Oggi rimangono solo le rovine dell’antico abitato seicentesco, con le tradizionali case in pietra. Per visitare Barmaz, si deve prendere l’uscita Saint-Denis e continuare fino al bivio per Barmaz. Da lì, sarà necessario proseguire a piedi.
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Fornet
Fornet è una delle città fantasma più affascinanti della Valle d’Aosta. Fu abbandonata tra il 1957 e il 1960, in concomitanza con la costruzione di una diga che portò all’evacuazione di diverse frazioni. Sebbene Fornet non fu sommersa, si decise di evacuare il paese per motivi di sicurezza.
Oggi, a Fornet sono visibili pochi ruderi in pietra. Per raggiungere il borgo, si deve percorrere una delle vallate secondarie della regione, prendendo la SR25 da Arvier fino a Surier.
Prariond
Il nucleo abbandonato di Prariond è situato in Valgrisenche, raggiungibile dal villaggio di Rocher tramite una mulattiera o una vecchia strada. Comprende due edifici in discrete condizioni e tre ruderi, tra cui i più antichi fabbricati lignei della Valle d’Aosta: due rascard del 1329 e 1354 e un granaio del 1508. Questi edifici, un tempo usati per scopi agricoli, sono ora in degrado.
Il toponimo “Prariond” deriva da una leggenda locale legata a due pastori francesi.
La Carrà
La Carrà, un’altra frazione abbandonata della Valgrisenche, fu decimata da un’epidemia di peste nel 1630 e completamente distrutta da una valanga nel 1812.
La frazione non fu più ricostruita, restano i ruderi di cinque case e una cappella del 1669, restaurata e conservata. La cappella, dedicata alla Madonna e a San Pantaleone, è un luogo di devozione, aperto solo per messe particolari e ornato da numerosi ex voto.
Verney
Verney è un borgo che fino alla metà del secolo scorso era abitato da circa 25 persone. Lo spopolamento avvenne gradualmente a causa del cambiamento delle condizioni economiche e della vita in montagna. A Verney, è ancora possibile vedere la chiesetta del 1652, con affreschi visibili, e alcune antiche case circondate dalla vegetazione.
Per raggiungere Verney, si deve seguire la strada che parte da Arvier e poi deviare verso l’antico borgo.
Miniere di Cogne
Le Miniere di Cogne non sono esattamente una città fantasma, ma rappresentano un sito affascinante per gli amanti dei luoghi spopolati.
Furono abbandonate negli anni ’70, con la fine delle attività estrattive, che costituivano la principale ragione di residenza nella zona. Le Miniere di Cogne offrono un’esperienza unica di storia industriale. È possibile vedere carrucole, funivie e edifici dei minatori. I sentieri che partono dal paese di Cogne conducono direttamente al sito minerario.