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Dichiarazioni di Paolo Bellini – vice presidente, A.N.A.M.A. Nazionale.
“Il dopo elezioni e le aspettative per la formazione del nuovo Governo stanno immettendo ottimismo nel settore immobiliare, influenzato dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina“. Abbiamo rivolto alcune domande a Paolo Bellini, vice presidente, A.N.A.M.A. Nazionale, cercando di delineare assieme la delicata situazione socio-economica dell’Italia e le risposte del mercato immobiliare.
Crisi socio-economica: in che modo sta reagendo il mercato della compravendita residenziale?
L’aumento dell’inflazione e l’incremento del costo del denaro non hanno frenato i grandi investitori nel portare a termine operazioni immobiliari di rilievo.
Nel suo insieme, il mercato della compravendita residenziale non ha subito particolari conseguenze, considerato il fatto che l’acquirente della prima casa gode di varie agevolazioni fiscali, salvo le difficoltà delle giovani coppie di accedere ai mutui agevolati, a causa dell’aumento dei tassi d’interesse.
Nella provincia, i prezzi sono sostanzialmente stabili con un margine di trattabilità che si attesta all’7-8%, mentre nelle grandi città ed in particolare a Milano, il fenomeno è inverso, e i prezzi della casa aumentano nell’ordine del 4% ogni semestre.
Da un’indagine presso i principali player italiani, abbiamo riscontrato ottimismo, edulcorando così tutte le situazioni negative che il dato finanziario e il fronte dell’Est Europa portano con sé.
Quanto conta, oggi per gli acquirenti, la classe energetica di una abitazione?
Uno degli elementi trainanti la compravendita immobiliare è il grado di “sostenibilità ambientale” espresso dagli immobili in vendita. Infatti, la classe energetica sta diventando uno dei parametri più importanti per chi acquista casa, soprattutto a fronte dei maggiori costi dell’energia che rappresentano il dato più allarmante.
Va detto che Milano, e le città trainanti il mercato, sono ancora una “piazza attraente” per gli acquirenti europei, in particolare: inglesi, francesi, tedeschi e olandesi, sempre più presenti sul mercato italiano.
Degna di nota anche la presenza di clientela extra europea, come brasiliani e australiani, che sempre più guardano al nostro mercato, attratti dal prezzo da loro inteso come “conveniente” e dal made in Italy.