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Ogni contratto prevede dei dispositivi che ne assicurino il rispetto. I contratti di locazione non fanno eccezione: anche in caso di affitto può essere applicata una clausola penale, la specifica disciplina prevista in molti contratti che stabilisce come la parte inadempiente alla propria obbligazione sia tenuta a versare una determinata somma di denaro o eseguire un’atra particolare prestazione
A cosa serve la clausola penale
Come detto la clausola penale serve a tutelare la parte attiva in un contratto dal rischio di inadempienza del contraente.
La funzione di questa clausola è di fissare anticipatamente l’entità di un eventuale danno per evitare le difficoltà, anche probatorie, relative all’accertamento se e quando si verificherà l’inadempimento.
L’effetto della clausola è l’obbligo di esecuzione della penale pattuita preventivamente, senza necessità concreta di prova del danno da parte del creditore. Tutto questo vale anche per i contratti di locazione.
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Clausola penale e tassa di registro
Ma quale effetto può avere la clausola penale sulla tassazione in caso di tardivo pagamento dell’affitto, in relazione all’eventuale tassa di registro. Sul tema è intervenuta la Commissione tributaria provinciale di Cagliari, con la sentenza numero 146 del 2022.
Il caso preso in esame riguardava la registrazione di un contratto di locazione che conteneva espressamente una clausola penale in caso di tardivo pagamento del canone, che era stato registrato senza la somma aggiuntiva di euro 200 prevista dall’Agenzia delle entrate in presenza della suddetta clausola.
La società Alfa impugnava l’avviso di liquidazione dell’Agenzia delle Entrate con richiesta di pagamento di 270 eurodi cui 200 a titolo di imposta e 60 a titolo di sanzione, motivando che la clausola non aveva carattere di autonomia rispetto al contratto, ma aveva lo scopo di rafforzare il vincolo tra le parti.
Per l’Agenzia delle Entrate invece la clausola doveva essere soggetta a tassazione autonoma, perché consistente in un “negozio collegato”.
La sentenza dei giudici
I giudici di Cagliari hanno accolto il ricorso, precisando che la clausola penale integra per sua natura l’accordo tra le parti e dipende dall’obbligazione principale, configurando dunque una natura accessoria. In relazione a tale natura, l’obbligazione derivante dalla clausola non può esistere autonomamente.
Quello che viene affermato con la sentenza è il principio di accessorietà della clausola penale apposta a un contratto di locazione: per tale motivazione l’esistenza di detta clausola non comporta un ulteriore pagamento della tassa di registro rispetto a quella dovuta per il contatto.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.