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Il CIR, codice identificativo affitti brevi, è un documento con cui il proprietario di case vacanze o B&B comunica l’inizio della propria attività al municipio di competenza.
Di solito, si utilizza l’espressione “codice identificativo”, in quanto “CIR” non viene utilizzato da tutte le regioni.
Codice identificativo casa vacanza: cosa dice la Legge?
La Legge che regolamenta questo aspetto è la n.58 del 28 giugno 2019, il cosiddetto “Decreto Crescita 2019”, che funge da conversione in legge del decreto 30 aprile 2019, n. 34.
L’obiettivo è quello di migliorare la qualità dell’offerta turistica, assicurare la tutela del turista e contrastare forme irregolari di ospitalità.
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Come richiedere il codice identificativo per affitti brevi?
Bisogna dire che non c’è ancora chiarezza su come ottenere il codice identificativo per affitti brevi.
Di solito, la questione spetta alle regioni ed è più utile rivolgersi direttamente agli enti preposti della propria regione per avere ulteriori informazioni sulle modalità di rilascio del codice.
Dove esporre il codice identificativo per le locazioni turistiche?
Secondo il comma 7, è necessario esporre il codice nel momento in cui viene pubblicizzato o promosso un immobile turistico.
In questi casi, scatta l’obbligo di indicare il codice. In caso contrario, si rischiano sanzioni amministrative piuttosto salate.
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Adozione del codice da parte delle varie regioni
Si tratta di un sistema già in vigore in altri Paesi europei, per esempio in Francia o Inghilterra.
In Italia, la prima regione a introdurlo è stata la Lombardia, dove il CIR è entrato in vigore addirittura in data 1 novembre 2018.
A seguire, hanno poi aderito anche la Puglia e il Veneto nel 2019.
In Piemonte, esiste un portale online denominato servizio locazioni turistiche, attraverso cui si può ottenere il CIR.
Per quanto riguarda la Campania, ad agosto 2019 è stato istituito il CUSR (codice identificativo delle strutture ricettive), riportato al comma 8 della legge di bilancio 16/2019.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.