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Uno dei demoni con cui, ogni anno, milioni di italiani si ritrovano a fare i conti con l’arrivo della stagione invernale riguarda i problemi che possono sorgere nell’utilizzo della caldaia. Difatti, dopo un periodo di totale o parziale inattività durante i mesi più caldi dell’anno, l’insorgenza di un malfunzionamento risulta essere cosa comune in molte abitazioni, specialmente se l’impianto di riscaldamento non è dei più nuovi.
Tra le disfunzioni più di frequenti, una delle più complicate da risolvere riguarda l’eccessivo abbassamento della pressione, facilmente riscontrabile osservando l’indicatore presente nella facciata anteriore della caldaia. Ma quali sono le cause che possono provocare questa situazione?
Eccessivo abbassamento della pressione della caldaia: tutte le cause possibili
I fattori più frequenti che possono aver provocato una discesa verso il basso della pressione della caldaia sono senza dubbio l’evaporazione naturale dell’acqua presente nei caloriferi e nelle tubature, ma anche l’accumulo di aria fredda all’interno dell’impianto di riscaldamento dopo il periodo estivo di inattività.
Accanto a queste situazioni meno gravi, ce ne sono altre molto più preoccupanti che riguardano l’eventuale deterioramento del vaso di espansione interno alla caldaia, ma anche la possibile presenza di perdite d’acqua, riscontrabili soprattutto a livello dei radiatori.
Cosa fare se la pressione della caldaia scende troppo
Per ovviare alle tipologie di disguido appena citate, la cosa giusta da fare è quella di contattare la ditta specializzata che ha effettuato il montaggio dell’impianto, chiedendo l’intervento di un tecnico. Qualora invece l’abbassamento della pressione non fosse riconducibile a nessuna delle criticità elencate, è possibile aumentare il valore in oggetto aggiungendo acqua all’interno dell’impianto.
Per farlo, è necessario innanzitutto spegnere la caldaia e individuare il posizionamento del rubinetto di carico. Aprendolo, è possibile far uscire l’aria dai caloriferi, in modo che un nuovo quantitativo di acqua vada a sostituirla all’interno delle tubature. Di conseguenza, la pressione inizierà ad aumentare: l’ultimo passaggio è dunque quello di chiudere il rubinetto una volta raggiunto il valore di pressione di 1.5 bar.
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