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Come tutti i rapporti anche quello fra amministratore di condominio e condomini può essere destinato a finire. Ma cosa succede quando in un palazzo si deve cambiare l’amministratore? In quali circostanze può avvenire la sostituzione e come avviene il passaggio di consegne fra il vecchio e il nuovo referente? Scopriamolo insieme.
Quanto dura l’incarico dell’amministratore
L’incarico di un amministratore condominiale ha la durata di un anno e, salvo revoche, prevede un rinnovo automatico per l’anno successivo a quello di nomina.
In seguito gli abitanti del palazzo possono scegliere di rinnovare per un ulteriore anno oppure no l’incarico.
Quando viene revocato un amministratore
Il percorso di un amministratore può giungere al termine per tre ragioni: l’incarico è scaduto; l’incarico viene revocato tramite assemblea durante il suo stesso svolgimento; l’autorità giudiziaria interviene per revocare l’amministratore.
Una maggioranza di almeno 500 millesimi
Sia per confermare sia per revocare un amministratore occorre avere in assemblea una maggioranza di almeno 500 millesimi o rispettare quanto stabilito dal regolamento condominiale.
L’articolo 1129 del Codice civile disciplina la materia e stabilisce anche che un amministratore revocato non può essere rinominato, ma occorre procedere con una sostituzione.
Il passaggio delle consegne
Il passaggio da un amministratore all’altro prevede che il professionista uscente consegni al nuovo incaricato tutta la documentazione relativa alla gestione e alla vita del condominio, vale a dire bilanci, registri, estratti conto, documentazione di vario tipo.
A questo punto il nuovo amministratore potrà redigere un rendiconto della gestione, con lo scopo di verificare eventuali incongruenze e ammanchi di cassa verso i quali procedere.
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L’amministratore uscente ha l’obbligo di recarsi da quello entrante e consegnare tutta la documentazione necessaria, in modo da poter procedere alla stesura del verbale di consegna, all’interno del quale saranno indicati i materiali consegnati. Il verbale di consegna deve essere firmato da entrambi i professionisti.
I documenti da consegnare
Nello specifico, i documenti che l’amministratore uscente deve consegnare al nuovo incaricato sono:
- il libro dei verbali delle precedenti assemblee condominiali; il regolamento di condominio;
- le tabelle millesimali; il codice fiscale del condominio;
- gli estratti conto del condominio e la documentazione bancaria; l’anagrafe condominiale contenente gli estremi di tutti i condomini;
- l’eventuale polizza assicurativa dello stabile; il CPI (Certificato di Prevenzione Incendi);
- la conformità impianti; i contratti di manutenzione;
- i contratti di appalto.
Rientrano tra i documenti da consegnare anche:
- fatture;
- quietanze di pagamenti;
- documenti fiscali;
- corrispondenza varia;
- timbro del condominio;
- chiavi di portone;
- lastrico solare;
- libretto assegni;
- documentazione inerente eventuali cause in corso;
- versamenti Inps, Inail, buste paga e il documento di chiusura di cassa.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.