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Quando ci si trova in procinto di acquistare un immobile, una delle prime domande da porsi prima di dare inizio alla ricerca è: quali sono le mie necessità come singolo o le nostre come famiglia?
Nel primo caso, per esempio, potrebbe essere importante avere una zona giorno separata da quella notte e si sarà più propensi, dunque, all’acquisto di un bilocale. Una coppia o una famiglia, tuttavia, potrebbe preferire un salone grande con cucina a vista, ma avere necessità di ospitare almeno 2 bagni.
Se si ha la fortuna di trovare una casa “chiavi in mano”, il gioco è presto fatto, ma se si opta per l’acquisto di un immobile da ristrutturare e personalizzare a piacere, si dovrà trovare un posto per ogni desiderio.
La presenza di uno o più ripostigli, ad esempio, potrebbe essere il giusto pretesto per la creazione di un secondo bagno.
Come ricavare un bagno da un ripostiglio
Il ripostiglio per antonomasia è il luogo in cui vengono riposte le cose inutilizzate o quello destinato alla “zona tecnica”, sia essa rimessa per le scope o dispensa per la cucina.
Può essere ospitato da un sottoscala così come da una stanza vera e propria, ma può anche essere ricavato nella parte finale di un corridoio (si pensi alle case anni ’50, caratterizzate dai grandi e spaziosi corridoi centrali).
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Quale che sia la sua forma, se la necessità è quella di trasformarlo in un secondo bagno la prima cosa da fare è capire quali siano le dimensioni minime consentite per la creazione di un bagno ex novo, ai fini della registrazione della variazione in pianta al Catasto.
Questa informazione può essere ricavata consultando il Regolamento Edilizio del proprio comune di appartenenza.
Ricavare un secondo bagno, cosa tenere in considerazione
Una volta capita la normativa, lo step successivo prevede un sopralluogo da parte di una ditta specializzata: il ripostiglio è attiguo ad una camera da letto?
Il secondo bagno può essere ospitato nella stanza o deve affacciare sul resto dell’abitazione? Il vano in cui andrà creato il bagno si trova già vicino ad altri locali igienici?
Nel caso in cui il desiderio sia quello di includere il nuovo bagno all’interno di una stanza pre-esistente, sarà necessario abbattere una parete, alzarne un’altra a sostituzione della porta originaria dello stanzino e prevedere la sostituzione dei pavimenti o di parte di essi.
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Altra storia, invece, se il bagno è stato pensato ad uso comune e, dunque, fuori dalla camera da letto.
In questo caso, sarà necessario unicamente predisporre gli impianti idrico sanitari. Il lavoro, tuttavia, potrebbe essere più invasivo se l’area da trasformare si trova lontano dall’altro bagno e dalla cucina o nella parte opposta della casa.
Se così fosse si dovranno prevedere dei lavori idraulici più importanti al fine di creare un nuovo passaggio di tubi che portino allo scarico del vaso originario del palazzo.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.