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Il cappotto termico, conosciuto dagli addetti ai lavori come l’insieme di tecnologie dei sistemi compositi di isolamento esterno, è presente da decenni sul mercato edilizio, ma sta prendendo sempre più piede in seguito sia alle politiche di agevolazione fiscale che per la nuova sensibilità verso il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale.
Da cosa è formato il cappotto termico?
Il cappotto termico è una tecnica di isolamento sempre più apprezzata da esperti e da cittadini. Esso è un sistema costruttivo, che si compone di numerosi elementi:
- il collante;
- lo strato isolante;
- la rete;
- la finitura;
- i tasselli di fissaggio.
Questi ultimi sono i componenti che garantiscono l’ancoraggio del cappotto termico alla muratura esterna dell’edificio, infatti, l’intervento in esterno consente di ottenere molteplici vantaggi in fatto di comfort, risparmio energetico e salubrità degli ambienti.
Tasselli per cappotto: cosa sono e come funzionano
Assicurare meccanicamente il cappotto alla parete è un’operazione fondamentale per garantire alla struttura la capacità di resistere alle forze esterne, per esempio al vento o alle intemperie, che potrebbero provocarne il distacco.
E qui entrano in gioco i tasselli, ovvero dei sistemi di fissaggio meccanici per cappotto che forniscono maggiore stabilità e resistenza. Il fissaggio meccanico del cappotto avviene successivamente all’incollaggio del pannello o dello strato isolante alla parete ed i tasselli entrano in gioco in questa fase.
Quanti tasselli mettere?
I parametri in base ai quali viene stabilito il numero dei tasselli per metro quadrato sono molteplici:
- l’altezza dell’immobile;
- l’esposizione dell’immobile
- se l’immobile è in una zona ventosa;
- la forma o la conformazione dell’immobile
Come regola generale, si applicano almeno 6 tasselli/metro quadrato mentre per le bordure il numero aumenta fino a un massimo di 12 tasselli/metro quadrato. Inoltre, con velocità del vento superiore ai 135 km/h e/o altezze di edificio superiori ai 50 metri occorre fornire una specifica particolare sull’applicazione dei tasselli.
Quali tasselli scegliere?
In commercio esistono diverse tipologie di tasselli per cappotto e la scelta dipende direttamente del tipo di materiale impiegato come isolante termico e dalle sue caratteristiche, in particolare dalla resistenza meccanica: è infatti fondamentale capire a quali sollecitazioni questi sistemi di fissaggio sono sottoposti e cui devono resistere così come ai carichi di rottura, i carichi ammissibili ed i carichi raccomandati.
I tasselli per cappotto più utilizzati sono a percussione o ad avvitamento. Quelli a percussione espandono la loro spina di ancoraggio con pochi colpi di martello, mentre quelli ad avvitamento fanno avanzare l’apertura della spina in maniera progressiva. Questi tasselli sono regolabili e precisi in caso di applicazioni a filo, detta anche installazione a raso, ossia quando il disco va in appoggio con il pannello isolante formando una superficie uniforme.
Esistono anche modelli di tasselli per cappotto ad avvitamento che permettono di essere installati a scomparsa, si parla qui di installazione ad incasso. In questo caso, si crea un foro tramite una carotatrice per poi inserire all’interno il tassello che viene fatto espandere. Di seguito, si ricopre la cavità con un disco dello stesso materiale del pannello isolante in modo da mantenere la planarità ed evitare l’effetto dei ponti termici.
Per l’installazione a scomparsa, esiste anche un ulteriore modello di tassello per cappotto ad avvitamento: la variante ad elica. In questo caso non è necessario fare fori molto larghi con la carotatrice, ma durante l’avvitamento l’elica taglia in modo netto il materiale isolante, andando a posizionare la testa all’interno del materiale isolante senza creare problematiche di ponte termico.