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Quando arriva l’estate, l’uso del condizionatore diventa essenziale per mantenere un ambiente fresco e confortevole in casa. Tuttavia, prima di accendere l’aria condizionata è importante prestare attenzione alla presenza di muffe che potrebbero essersi accumulate durante i mesi invernali di inattività dell’apparecchio.
La muffa nel condizionatore non solo può causare cattivi odori, ma rappresenta anche un rischio per la salute, in quanto le spore fungine possono essere disperse nell’aria e inalate. Contribuendo così all’inquinamento indoor. Dunque, togliere la muffa nel condizionatore è necessario anche per prevenire rischi e migliorare la qualità dell’aria in casa. Scopriamo come fare.
Perché il condizionatore puzza di muffa?
Le muffe trovano il loro habitat ideale in condizioni di scarsa ventilazione e elevata umidità, proliferando anche nelle prese d’aria, condotte e bobine del condizionatore in casa. Perciò, la muffa si sviluppa nel condizionatore a causa del caldo e dell’umidità.
La mancanza di ventilazione favorisce l’accumulo di umidità anche nelle pareti, un problema che porta alla formazione di condensa, generando le condizioni perfette per lo sviluppo della muffa.
Altri fattori legati al condizionatore possono contribuire alla formazione di muffe, quali:
- Unità AC sovradimensionata per lo spazio: quando si spegne prima di deumidificare l’aria, porta alla formazione di umidità e successivamente di muffa;
- Temperatura impostata troppo fredda: crea condizioni favorevoli per lo sviluppo della muffa intorno alle prese d’aria, oltre che un inutile spreco di corrente elettrica;
- Perdite nel condizionatore: consentono all’aria calda di penetrare.
Come togliere la muffa dal condizionatore
Nei casi più seri, riconoscibili dai forti e sgradevoli odori, la rimozione della muffa dal condizionatore richiede l’intervento di un professionista specializzato. Solo un tecnico qualificato è in grado di eseguire una pulizia completa dei filtri, la ricarica del gas e la sanificazione dell’intero impianto. Nonostante possa sembrare un costo superfluo, rivolgersi a un professionista è fondamentale per una manutenzione adeguata e per prevenire la formazione di muffa in futuro.
Tuttavia, la manutenzione preventiva e la regolare pulizia, possono evitare interventi costosi e invasivi in futuro, danni all’impianto, ma soprattutto rischi per la salute di chi vive in casa. È possibile farla con una pulizia fai-da-te. Ecco come fare.
Come disinfettare il condizionatore di casa
Per garantire un funzionamento efficiente e sicuro del condizionatore, è essenziale eseguire una corretta manutenzione dei filtri. Questi pannelli sono responsabili della trattenuta della polvere e dei microrganismi presenti nell’aria, quindi devono essere puliti o sostituiti regolarmente.
Questa abitudine può affaticare meno l’impianto stesso, che così avrà bisogno di meno energia per funzionare, di conseguenza si determina più risparmio in bolletta.
Durante i periodi più caldi, i filtri dovrebbero essere puliti almeno una volta al mese, o addirittura più frequentemente se il condizionatore è in funzione per molte ore al giorno. La pulizia costante è necessaria perché l’efficacia nel filtrare l’aria diminuisce dopo mesi di utilizzo continuo. È consigliabile lavarli con acqua corrente all’inizio di ogni stagione e applicare un prodotto sanificante per garantire un’azione antibatterica e germicida.
Oltre alla questione muffa in casa, la mancata manutenzione dei condizionatori può causare problemi respiratori, specialmente nelle persone allergiche agli acari, alla polvere e ai pollini. Inoltre, possono verificarsi infezioni batteriche, con particolare rilievo per il batterio Legionella pneumophila, che prospera in ambienti caldo-umidi come quelli presenti all’interno dei condizionatori.
Cosa fare prima di accendere i condizionatori
Prima dell’inizio dell’estate, si consiglia di pulire i filtri e controllare la presenza di muffa. Questa operazione andrebbe svolta prima di avviare l’impianto durante le stagioni calde. Un intervento preventivo può contribuire a mantenere un ambiente sicuro e salubre, evitando problemi legati alla muffa e agli odori sgradevoli.
La muffa però potrebbe essersi accumulata nei mesi, ed è riconoscibile dal forte e cattivo odore. In tal caso bisognerà richiedere l’intervento di un tecnico specializzato.