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Se la fase di compilazione e relativa registrazione del contratto di affitto risulta uno dei passaggi meno complicati dell’accordo tra le parti (almeno per quanto riguarda i rapporti tra proprietario e locatario, che spesso si conoscono solo marginalmente), risulta invece molto più delicato il momento in cui l’accordo giunge a scadenza e necessita di essere rinnovato.
È qui infatti che possono emergere eventuali dissidi o frizioni accumulate nel corso degli anni. Le cause possono essere le più disparate, anche se quasi sempre riguardano eventuali mancati pagamenti da parte dell’inquilino (quando non vengono saldate le rate del canone o le spese condominiali) o altre inadempienze da parte del titolare dell’alloggio (nel caso in cui, ad esempio, non siano stati eseguiti i lavori di ordinaria manutenzione dell’immobile).
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Contratto d’affitto in scadenza? Cosa c’è da sapere
Ad ogni modo, quando si avvicina la data di scadenza del contratto di locazione, entrambi i soggetti coinvolti devono tenere presenti alcuni aspetti molto importanti. Innanzitutto è bene avere le idee chiare sulla tipologia di accordo che si vuole stipulare tra le tante possibili: si può decidere per un contratto a canone libero oppure a canone concordato, ma si può optare anche per un accordo transitorio (da 1 a 18 mesi) o per un contratto per studenti universitari (da 6 a 36 mesi).
Tra l’altro è bene ricordare come esista sempre il diritto di recedere l’accordo sia da parte dell’affittuario (che deve darne relativa comunicazione nei tempi prestabiliti), sia da parte del proprietario (che deve avere una motivazione valida per chiedere l’uscita del conduttore, tra cui rientrano la volontà di trasferirsi nell’abitazione in oggetto e l’urgenza di svolgere improrogabili lavori di ristrutturazione).
Entro quando va inviata la comunicazione per rinnovare (o annullare) il contratto d’affitto
Ma cosa bisogna fare se non si vuole rinnovare il contratto di affitto? Ebbene, la regola valida per entrambi i soggetti coinvolti è quella di inviare l’avviso – tramite raccomandata con ricevuta di ritorno – entro 6 mesi dalla data di scadenza indicata nel documento in oggetto.
Una volta ricevuta la comunicazione, la controparte ha comunque la possibilità di formulare una nuova proposta (che dev’essere inoltrata entro 60 giorni, pur senza l’obbligo della raccomandata). Se non viene data risposta, il contratto si considera ufficialmente scaduto al raggiungimento della data di fine rapporto.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.