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Che si viva in una casa indipendente o in un appartamento all’interno di un condominio, uno dei problemi a cui si può andare incontro è costituito dai rumori.
Per vari motivi, infatti, una casa può essere troppo rumorosa e ciò può arrecare disturbo incidendo su vari aspetti della quotidianità e persino sulla salute, per esempio danneggiando il sonno o l’udito, riducendo la capacità di concentrazione e di apprendimento, peggiorando l’umore e persino incidendo sul sistema cardiovascolare dell’organismo.
Con alcuni accorgimenti e interventi è possibile, se non eliminare completamente, almeno ridurre l’impatto e l’intensità dei rumori fastidiosi.
Vediamo quindi quali possono essere le cause dei rumori e come limitarli.
Quali sono le possibili fonti di rumore
Per poter intervenire in modo efficace sul proprio immobile e migliorarne l’isolamento acustico, è bene innanzitutto individuare la fonte e la tipologia del rumore.
I rumori infatti non sono tutti uguali e a seconda della tipologia variano di intensità.
In linea di massima, essi si possono suddividere in diversi gruppi.
- rumori provenienti dall’interno della casa: si propagano per via aerea e sono per esempio il suono del televisore ad alto volume, la musica o le urla;
- rumori provenienti dall’esterno: sono quelli dovuti al traffico o a lavori sulla strada;
- rumori da impatto: sono causati da urti all’interno dell’edificio, come calpestio, oggetti che cadono, spostamento di sedie;
- rumori derivanti da impianti e apparecchiature: sono quelli causati dal funzionamento di elettrodomestici, ascensori, scarichi, caldaie, impianti di ventilazione;
- rumori da riverbero: si tratta di rumori provocati dalla risonanza del suono su superfici lisce e dure e nelle parti vuote di un edificio, per esempio nella tromba delle scale.
Cosa per limitare l’inquinamento acustico in una casa troppo rumorosa
Dato che non tutti i tipi di rumore sono uguali, per potervi porre rimedio occorre quindi intervenire in modo diverso a seconda della causa che li produce.
Nel caso di rumori provenienti dall’interno dell’edificio, si può attenuare il rumore cercando di isolare il più possibile le superfici, quali soffitti, pavimenti, pareti confinanti con i vicini o con il vano scale.
Tali superfici possono essere isolate con un rivestimento fonoassorbente attraverso l’applicazione di pannelli in PVC, gomma naturale, sughero o con la costruzione di una doppia parete in cartongesso.
Se la porta di ingresso presenta fessure che lasciano entrare rumori dall’esterno, può essere sostituita da una a tenuta più ermetica.
Può essere utile anche realizzare un armadio a muro lungo una parete confinante con le altre abitazioni.
Se invece i rumori fastidiosi provengono dall’esterno dell’edificio, specie nel caso in cui la zona sia molto trafficata, è possibile intervenire sugli infissi installando finestre e porte isolanti, che possono attenuare l’inquinamento acustico.
Anche il tetto può essere isolato tramite la posa nel sottotetto di un isolante di un certo spessore, per esempio in lana di vetro o in materiale fonoassorbente, che contribuisce anche all’isolamento termico dell’edificio.