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Il faro dell’Isola di Salina apre le sue porte ai viaggiatori in cerca di un rifugio tranquillo e suggestivo, offrendo un’esperienza unica di soggiorno.
Con una vista mozzafiato sul mare e sull’orizzonte e un’atmosfera carica di storia, dormire nel faro di Salina rappresenta un’opportunità irripetibile per vivere in simbiosi con la natura e riscoprire il fascino senza tempo di questa isola speciale. Chi ha riqualificato il Faro di Salina e dove si trova? Scopriamo tutto su questa location unica ed esclusiva, perfetta per trascorrere vacanze indimenticabili.
Dove si trova il Faro di Salina
Il faro di Salina si trova immerso nelle acque cristalline delle isole Eolie, in Sicilia. Siamo nel cuore del Mediterraneo, nella seconda isola dell’arcipelago per estensione e per popolazione dopo Lipari, ovvero Salina.
Il faro, che fa parte del complesso di Capofaro, non solo è un gioiello naturale, ma anche un sito Patrimonio UNESCO e una riserva naturale di inestimabile valore.
Immerso tra i vigneti del Malvasia, il faro di Capofaro, risalente all’800, torna a risplendere grazie a un ambizioso progetto di valorizzazione e riqualificazione di un territorio che già da tempo era diventato simbolo dell’intera isola.
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Il progetto di riqualificazione
È stato il gruppo spagnolo MAB Arquitectura di Barcellona a prendere in mano l’ambizioso progetto di restauro del suggestivo faro di Salina, che è stato trasformato in un raffinato relais con sei camere, dotate di giardino privato e vista sul mare, un’estensione del già presente Capofaro Locanda & Malvasia, un antico borgo di pescatori che la famiglia Tasca d’Almerita ha convertito in un wine resort grazie ai suoi 4,5 ettari di vigneti.
Nel restauro degli spazi interni ed esterni del faro, gli architetti di MAB Arquitectura hanno scelto di preservare e valorizzare alcuni elementi tradizionali siciliani, come i soffitti a volta e la scala a chiocciola che porta alla lanterna. Gli ambienti sono definiti da pavimenti in micro-cemento, pareti in calce bianca, arredi in muratura e legno, lavabi in pietra calcarea e cementine artigianali nei bagni.
Percorsi sinuosi immersi nel verde, tra muretti a secco e vialetti in brecciolino vulcanico, guidano gli ospiti tra piante di cappero, mirto, ginestra, lavanda, corbezzolo, olivi, siepi di alloro e lentisco, oltre a fichi d’India, rosmarino, agavi e bouganville, richiamando l’iconicità del territorio. Un piccolo edificio adiacente ospita il Micro Museo della Malvasia, uno spazio multimediale che esplora temi legati al territorio e alla storia dell’isola.
Il progetto di Capofaro di MAB Arquitectura, un intervento esemplare di tutela del territorio e riqualificazione del patrimonio pubblico, ha ottenuto una menzione al premio In/Arch 2023 nella categoria Riuso/Restauro.
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Quanto costa dormire nel faro di Salina
La location di Capofaro è unica, con camere e suite esclusive dal tocco suggestivo e lussuoso, perfettamente in armonia con il territorio e la natura circostante.
Il soggiorno minimo nelle camere del faro è di due notti, e in alta stagione i prezzi possono partire dai 1080 euro per due notti per la camera classic di 15 metri quadrati, e arrivare anche a 2520 euro per la suite superior di 50 metri quadrati, che può ospitare fino a tre persone.