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Dal governo arriva la direttiva: si possono rinnovare i contratti sull’energia anche se propongono tariffe quadruplicate .
Dopo quattro mesi di incertezza e battaglie legali, il governo interviene per rendere più chiara la legge contro il caro-bollette. Ecco cosa sapere.
Blocco agli aumenti sui contratti di energia: cosa diceva il Decreto Aiuti bis del governo Draghi
Approvata dal governo Draghi con il decreto Aiuti bis, la norma prevede che fino al marzo 2023 gli operatori non possano ritoccare al rialzo i contratti ancora in corso: le cosiddette “variazioni unilaterali del contratto”, il cui divieto viene esteso fino a giugno 2023.
Nonostante la manovra, l’ondata di rincari è arrivata in ogni caso per tutti i clienti che avevano contratti in scadenza.
Il caso Iren
Molti consumatori hanno infatti segnalato le loro storie ad Antitrust, che a fine ottobre ha impresso una svolta: con un provvedimento d’urgenza l’autorità ha infatti intimato a Iren (che ha subito fatto ricorso al Tar), Iberdrola, E-On e Dolomiti di prorogare tutti i contratti in scadenza fino all’aprile 2023.
Secondo Antitrust infatti anche i rinnovi “risultano pienamente rientrare nel divieto” del decreto.
A dicembre un’altra grandinata di provvedimenti identici aveva colpito anche Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie, vale a dire l’80% della clientela italiana.
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Sblocco agli aumenti dei contratti sull’energia: cosa dice il Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato è arrivato in soccorso delle società che si occupano di energia, legandosi alla vicenda Iren. Il Consiglio di Stato ha infatti dato ragione al gestore, sospendendo la decisione di Antitrust che vietava i rinnovi di contratto e spianando la strada a tutte le altre società del settore.
Caro energia: cosa dice il decreto Milleproroghe ora sui sullo sblocco ai contratti in aumento
In questa situazione si sono messi d’accordo i due principali contendenti: società di energia e associazioni di consumatori, per chiedere al governo di chiarire, una volta per tutte, questa norma.
Il Milleproroghe, non ancora convertito in legge, all’articolo 11 contiene una modifica del decreto Aiuti bis:
il divieto “non si applica alle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte”.
Quindi se il rinnovo è annunciato con i tre mesi di anticipo previsti dalle normative di settore, si può applicare.