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Il settore vitivinicolo italiano deve ricominciare dalla crisi pandemica e dagli aumenti dei costi energetici di produzione (+10,5% rispetto al 2021). Secondo i dati aggiornati del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, le giacenze italiane di vini e mosti, al 28 febbraio 2022, ammontano a 67,4 milioni di ettolitri. Una tendenza che segna un aumento del 2% rispetto ai 66 milioni del 28 febbraio 2021.
Il comparto riparte dalle cantine, che sono diventate vere attrazioni per turisti provenienti da tutto il mondo, immerse in articolati percorsi tra natura e vigneti. Il vino si sposa anche con l’arte, l’architettura e il design delle cantine.
Elena Dallorso, giornalista di AD, segnala le nuove venti “cattedrali del vino”. Cantine dove l’estetica e il paesaggio naturale si fondono per offrire i migliori vini italiani. Anche ex fabbriche riconvertite.
Cantine d’Autore nel Nord Italia
- A Barolo (CN) c’è L’Astemia pentita, nel cuore delle Langhe. La cantina evoca due casse da vino. All’interno gli arredi di Gufram, come l’iconico cactus di cui abbiamo parlato qui.
- Nel bresciano, a Ca’ del Bosco, si possono ammirare le opere di Mimmo Paladino e Mitoraj, per richiamare un pubblico colto.
- Ci spostiamo a Fossalta di Portugruaro, Venezia. Nel Centro Aziendale Vittorio Emanuele Marzotto di Santa Margherita, si mescolano estetica e funzionalità per proteggere i vini dal sole.
Le cantine di design in Centro Italia
- Nella Cantina Petra di Suvereto (LI) i serbatoi per la vinificazione poggiano su pietra di Prun.
- Giulietta Roz ha firmato la barricaia della cantina Casanova della Spinetta, nel pisano.
- La facciata del Podere La Chiesa, a Terricciola, richiama i grappoli d’uva, grazie agli oblò che bucherellano il calcestruzzo armato.
- Nella terra del Chianti c’è la cantina Fonterutoli con una barricata scenografica.
- Ancora in Toscana, vale la pena visitare i 120 ettari di vigneti della Tenuta Casenuove, dove ci sono spazi espositivi per il progetto culturale “Il Vino dell’Arte” e “Le Radici dell’Arte”.
- A Tenuta Vallocaia si possono degustare vini tra reperti di capitelli e fregi romani, terracotte del XVIII e XIX secolo, campane bronzee.
- La progettista di Fabbrica Pienza, Tonie Bertherat, è anche co-fondatrice della cantina composta di mattoni bruciati, legno e vetrate di quello che resta della ex fabbrica della Val d’Orcia.
- Il tetto dell’Ammiraglia Frescobaldi è ricoperto di piante. Il design è aerodinamico e futuristico.
- La barricaia di Rocca di Frassinello è scavata nella roccia e somiglia a un teatro.
- Ci spostiamo in Umbria, località Cantalupo, la stessa dell’omonimo vino. La Tenuta Castelbuono evoca il carapace di una tartaruga.
Le cantine più particolari al Sud e nelle Isole
- Nell’avellinese ci sono i Feudi San Gregorio, una delle prime cantine d’autore in Italia, esposta due volte alla Biennale di Venezia.
- In Sardegna si segnalano la facciata della Cantina Mesa che somiglia a un grande arazzo e le terrazze panoramiche della Cantina Su’entu.
- In Sicilia si possono ammirare i muretti a secco (Patrimonio immateriale Unesco) che cingono la Cantina Khamma Donnafugata. Qui sembra di stare nella kasbah di Algeri.
- Alla Planeta Feudo di Mezzo c’è il giardino di pietra dentro una colata lavica.
- Architettura minimale a Cusumano, nel palermitano.
- Infine, si può ammirare l’architettura ipogea alla cantina “vulcanica” Altamora Cusumano, vicino all’Etna, che sfrutta energia da biomasse.