Anche se con un anno di ritardo, ha finalmente preso il via la nuova Esposizione Universale che, come accaduto anche per i Giochi olimpici, ha mantenuto l’originale denominazione: Dubai 2020.
Dal 1° ottobre fino al 31 marzo 2022 i visitatori potranno ammirare numerosi padiglioni dedicati al tema principale dell’evento, Connecting Minds, Creating the Future. E fra questi c’è anche quello dell’Italia, progettato da CRA-Carlo Ratti Associati e Italo Rota Building Office, con F&M Ingegneria e Matteo Gatto: una grande installazione sperimentale sul tema naturale/artificiale, come l’hanno definito i suoi creatori, che è stato nominato “Progetto innovativo dell’anno” in occasione dei Construction Innovation Awards 2021.
Vediamolo insieme.
Materiali innovativi ed economia circolare
Sviluppato su oltre 3.500 metri quadri, il padiglione Italia si presenta esternamente con la forma di tre scafi dipinti con il tricolore (dando vita così alla bandiera italiana più grande al mondo).
All’interno non ci sono pareti, ma solo una suggestiva facciata a tenda realizzata con corde di plastica riciclata che si illuminano grazie a una serie di Led. E la plastica non è l’unico materiale innovativo o “neo materiale” secondo la definizione di Italo Rota, presente: ci sono per esempio la microalga spirulina, che permette la depurazione dell’aria all’interno del padiglione, e i fondi di caffè e le bucce d’arancia usati per rivestire i percorsi e le passerelle sospese.
La scelta dei materiali naturali o di riciclo, unita alla possibilità di riutilizzare quasi tutti gli elementi che compongono il padiglione, è perfettamente in linea con i princìpi dell’economia circolare: concetto chiave alla base del progetto insieme alla sostenibilità.