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Si chiamava Gaetana, ma si faceva chiamare Gae, Emilia Aulenti, era un architetto, una donna in un mondo di uomini.
Si laureò al Politecnico di Milano, occupandosi poi industrial, interior ed exhibition design, ma anche di teatro e grafica, con una carriera iniziata nel mondo dell’editoria, nella redazione di Casabella.
Le opere di Gae Aulenti
Sono suoi alcuni oggetti iconici come il “Tavolo con le ruote” e la lampada “Pipistrello”, ma il suo più importante progetto è la trasformazione della stazione ferroviaria Gare d’Orsay nel Musée d’Orsay, aperto a Parigi nel 1986.
I premi di Gae Aulenti
Sono diversi i riconoscimenti che ebbe Gae Aulenti, soprattutto in Francia dove il Musée d’Orsay le valse nel 1987 la Legione d’Onore.
Ricevette poi il Premio Imperiale per l’Architettura conferitole dalla Japan Art Association di Tokyo nel 1991 e, da ultimo, la Medaglia d’Oro alla carriera, che ritirò personalmente in Triennale a Milano nell’ottobre 2012, poco prima della sua scomparsa avvenuta il 31 ottobre.
Fu particolare la ristrutturazione che fece dell’opera in Piazzale Luigi Cadorna a Milano, parliamo della scultura “Ago, Filo e Nodo” dei coniugi Oldenburg, che venne considerata fuori scala (ma oggi simbolo della piazza).
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Rosso Gae
Il colore di Gae Aulenti è più che mai riconoscibili, è il rosso. Il colore che sceglie per l’aeroporto “San Francesco d’Assisi”, che contraddistingue molte delle sue opere.
Non un colore qualsiasi, quello che sceglie per l’aeroporto “San Francesco d’Assisi”, che contraddistingue molte delle opere che firma.
In Giappone ristruttura l’Istituto di cultura italiana a Tokyo, con un rosso scarlatto presente sulle pareti dagli spigoli in marmo bianco.
Da qui, scoppiò uno scandalo perché il riflesso dell’edificio proiettava una patina rosata sui fiori dei ciliegi lungo la strada, ma Gae non cambiò di una virgola la sua ristrutturazione, neanche in cambio di denaro.
Il rosso è ovunque nella sua vita, anche nel suo abbigliamento eccentrico dalle calze rosse alla pesante valigia in cuoio.
L’arte e il teatro nella vita di Gae Aulenti
Non solo l’arte, ma anche il teatro, che Gae Aulenti ha sempre amato, soprattutto quello del celeberrimo regista Luca Ronconi.
La sua attività a livello artistica ha una grandissima attenzione ai dettagli. Nel 1983 la FIAT acquista Palazzo Grassi per presentare grandi mostre di arte e archeologia, i lavori di ristrutturazione vengono assegnati ad Aulenti e il museo apre a maggio del 1986 con una rassegna sul Futurismo, qualche tempo prima del Musée d’Orsay.
*Immagine in alto – Credits to Giusybaffi.com