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“La Galleria degli Uffizi è il primo museo al mondo”. Queste parole le scriveva ben due secoli fa il grande Goethe. Parole profetiche, perché due secoli dopo, oggi, il museo di Firenze si è guadagnato ancora una volta – come già avvenuto l’anno precedente – il titolo di “Miglior museo italiano al mondo”, aggiudicandosi il World Art Awards 2023.
I dati del sito American Art Awards che aggiudica i riconoscimenti, riportati dal magazine Artuu, certificano uno stato di salute ottimo per tutti i grandi musei italiani, sempre più amati dai visitatori provenienti dall’estero. Vediamo cosa rivelano i numeri aggiornati, dalla pandemia a oggi, e quali prospettive future si stanno delineando.
Quali sono i musei più visitati in Italia?
L’Italia si conferma una potenza culturale. Il 2023 si è chiuso con un record di visitatori nei musei, confermando il trend positivo del 2022. Il numero di ingressi ha superato i 50 milioni, con un aumento del 25% rispetto al 2019, l’anno pre-pandemia.
Nel Belpaese, la culla del Rinascimento e dei tanti siti UNESCO, i Musei Vaticani di Roma hanno superato i 5 milioni di visitatori nel 2022. Nel 2023 gli Uffizi di Firenze, che sono sempre più vicini in termini statistici, hanno eguagliato il record superando questa soglia, con un +27% e un incasso di 60 milioni di euro.
Così, nell’era post-pandemica e della ripresa dei viaggi, gli Uffizi sono entrati nella Top 20 a livello globale secondo il sito internazionale American Art Awards, che stila annualmente la classifica World Art Awards. La Galleria di Firenze si è aggiudicata il titolo di “Miglior museo italiano al mondo” come accade da tempo.
I 10 musei italiani più visitati nel 2023
La top 10 della classifica dei siti e dei musei più visitati d’Italia nel 2023, a cura di World Art Awards, è così definita:
- 1° posto: Musei Vaticani (oltre 6 milioni di visitatori);
- 2°: Galleria degli Uffizi a Firenze (5 milioni);
- 3°: Colosseo (4 milioni);
- 4°: Pompei (3,8 milioni di visitatori);
- 5°: Galleria Borghese, Roma: (2,5 milioni);
- 6°: Pinacoteca di Brera, Milano (1,2 milioni);
- 7°: Palazzo Ducale, Venezia (1 milione);
- 8°: Museo Egizio, Torino (800 mila);
- 9° Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (700 mila);
- 10° Museo di Capodimonte, Napoli (600 mila).
Dai numeri complessivi e dalla classifica totale si evince che il boom di visitatori non riguarda solo i grandi musei. Anche quelli minori e le mostre temporanee hanno registrato un aumento di ingressi. Questo è un segnale positivo che indica una crescita della cultura in Italia.
Cosa attira i turisti in Italia?
Il mercato immobiliare italiano piace sempre più all’estero e agli acquirenti stranieri. Non è un caso, perché anche nell’offerta turistica si continuano a registrare presenze di visitatori attratti dall’Italia, e che spesso scelgono l’Italia come seconda casa. In questo amore per il Belpaese una buona ragione si spiega nella cultura, nell’arte e nei musei italiani. L’Italian lifestyle piace all’estero.
Gli ultimi dati delle presenze nei musei e nei poli culturali del Paese sono in crescita per diverse ragioni:
- La ripresa del turismo internazionale: dopo due anni di restrizioni, i turisti stranieri sono tornati ad affollare le città d’arte italiane;
- La crescita del turismo di prossimità: gli italiani hanno riscoperto il valore del patrimonio culturale del loro Paese, e quello di prossimità, soprattutto da quando sono state imposte le restrizioni e i limiti nei movimenti;
- L’ampliamento dell’offerta museale: negli ultimi anni sono stati inaugurati nuovi musei e mostre, che hanno arricchito il panorama culturale italiano;
- Le iniziative di promozione: il Ministero della Cultura ha promosso diverse iniziative per incentivare le visite ai musei, come l’ingresso gratuito la prima domenica del mese, e le giornate specifiche, con percorsi a tema.
Cosa manca al turismo italiano?
Il successo del 2023 pone nuove sfide per il sistema museale italiano. Nel 2021 alla cultura italiana sono stati destinati appena 8 miliardi della spesa pubblica (dati Eurostat). Tuttavia le attenzioni e i fondi destinati sono in aumento, anche grazie al Pnrr. Gli squilibri ancora evidenti tra Nord e Sud e le opere di ristrutturazione e adeguamento ancora in programma, pongono diversi interrogativi. Le sfide per il futuro sono tante:
- Accogliere il crescente numero di visitatori: i musei piacciono, attirano, ma dovranno dotarsi di infrastrutture e servizi più adeguati;
- Mantenere alta la qualità dell’offerta: i musei dovranno continuare a investire in mostre e attività di educational;
- Promuovere la cultura in modo innovativo: bisognerà utilizzare nuovi canali di comunicazione per raggiungere un pubblico più ampio;
- Puntare sul patrimonio culturale e artistico: i musei sono una formidabile porta d’accesso a questo patrimonio immenso, svolgono un ruolo fondamentale nella promozione della cultura e del turismo, di conseguenza fanno girare tutto l’indotto e l’economia. Il boom di visitatori del 2023 è un segnale positivo, perché l’Italia sta andando nella direzione giusta.