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Il tema del risparmio energetico e del caro bollette rimane caldo e per questo abbiamo deciso di tornarci con Daniele Pastore, direttore generale Intesa Sanpaolo Casa, che ci ha raccontato di come i clienti delle agenzie siano attenti alla classe energetica quando cercano un immobile.
Il nuovo è sempre più appetibile
“Gli aumenti delle materie prime e conseguentemente il “caro vita” che ne deriva sono un fattore determinante che merita approfondimento” dichiara Pastore. “Infatti, se fino a poco tempo fa, ci riferiamo a dicembre 2021, come consulenti immobiliari era nostra premura sottolineare ai potenziali acquirenti l’efficienza energetica degli immobili in visione, da febbraio abbiamo rilevato una sensibilità sempre maggiore verso tali argomenti da parte della clientela. Come Intesa Sanpaolo Casa abbiamo la fortuna di lavorare anche sul nuovo e questo rappresenta sicuramente un valore aggiunto, considerando che la maggior parte dei nuovi edifici in costruzione vantano, a prescindere dalla localizzazione, un elevato livello di efficienza energetica, che si traduce in una maggiore appetibilità sul mercato”.
I più attenti sono i compratori
“Dal nostro osservatorio come operatore qualificato del mercato immobiliare l’attenzione alla classe energetica si conferma più diffusa fra chi cerca casa da comprare. Occorre precisare che una classe energetica elevata è sicuramente un plus da evidenziare sia in ambito locazioni che in ambito compravendite, ma dall’esperienza di questi ultimi mesi possiamo confermare che l’attenzione è cresciuta in maniera esponenziale in ambito compravendite. Nelle locazioni l’attenzione è ancora rivolta principalmente al canone e allo stato manutentivo dell’immobile, motivato probabilmente dal fatto che è intenzione di chi affitta un appartamento arrivare nel medio/breve periodo ad acquistarne uno” racconta Pastore.
Il caro energia potrebbe fare da volano all’efficientamento
Conclude Daniele Pastore: “Da sempre il patrimonio immobiliare italiano è tra i più datati a livello europeo, sia per le caratteristiche degli immobili stessi, sia per le difficoltà di ammodernamento e la riconversione ecologica a livello strutturale anche a causa del frazionamento della proprietà. Gli ultimi anni hanno segnato una svolta grazie all’introduzione del Superbonus che ha permesso di intervenire massicciamente sul patrimonio immobiliare limando, anche se non ancora in misura completa, il gap a livello di classi energetiche degli edifici: le misure per continuare a favorire la riconversione degli stabili sono fondamentali. La sensibilità verso i temi ambientali è infatti ormai condivisa a livello nazionale e l’ulteriore spinta generata dall’aumento del costo delle forniture energetiche potrebbe essere un volano che permette di dare una svolta reale alla qualità dell’abitare e all’efficientamento energetico in ambito immobiliare”.