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Le firme raccolte dalla petizione su Change.org per salvare la Villa di via Comelico, a Milano, hanno superato quota mille.
Negli ultimi giorni, si sono accesi i riflettori su questa villetta neorinascimentale adornata di glicine e robinia, che da cento anni impreziosisce il prestigioso e storico quartiere di Porta Romana.
L’opinione pubblica si è mobilitata da quando la proprietà ha presentato una richiesta di ampliamento con un progetto che stravolgerebbe la via per la realizzazione di un nuovo palazzo da 6 piani.
Cerchiamo di capire cosa sta accadendo.
La villa di via Comelico: cosa sta accadendo
Questo esempio di architettura neorinascimentale risale agli anni ’20 del Novecento, e si trova in via Comelico 7. La facciata presenta accenti di stile liberty e dettagli che la rendono elegante.
I residenti della zona stanno raccogliendo le firme affinché “prevalga anche dalla parte pubblica la volontà di salvaguardia dell’edilizia milanese dei primi decenni del ‘900, che costituiscono la peculiarità architettonica dell’intera zona di piazzale Libia e vie limitrofe“.
Il sito Urbanlife la descrive come una graziosa villetta che non ha nulla di particolarmente eclatante dal punto di vista architettonico, ma che rappresenta le forme eclettiche alla moda in quegli anni dello stile neorinascimentale. Soprattutto perché ben inserita in un contesto che, chi oggi si oppone, non vorrebbe vedere stravolto.
Il nuovo progetto di via Comelico
L’intenzione dell’attuale proprietà sarebbe quella di abbattere la palazzina per edificare un nuovo fabbricato residenziale di 6 piani che, secondo i firmatari, stravolgerebbe il prospetto e lo stile architettonico della zona.
Inizialmente, la Commissione per il Paesaggio aveva espresso parere contrario all’intervento programmato. Ma dopo che l’immobiliare proprietaria della villetta ha presentato una nuova pratica edilizia, al Comune di Milano il progetto risulta “ammissibile”.
Dal Municipio non ci sono ancora aggiornamenti. I residenti chiedono un tavolo per trovare una soluzione comune. Probabilmente la palla passerà al sindaco di Milano Beppe Sala.
*Immagine in alto – Credits to Repubblica.it